Nella provincia di Firenze, nel suggestivo comune di Reggello, immerso nella pittoresca cornice del Valdarno, si erge maestoso un castello abbandonato dal fascino moresco. Si tratta del Castello di Sammezzano, un autentico capolavoro di architettura orientalista, considerato il più significativo in Italia.
In passato, in circostanze eccezionali, era possibile fare visita al Castello di Sammezzano, ma oggi questo gioiello è tristemente in uno stato di abbandono. Il castello, avvolto da un giardino incantevole, è stato giustamente inserito tra i Luoghi del Cuore del Fai, testimoniando la sua importanza storica e architettonica anche nell’attuale stato di degrado.
Dove si trova il Castello di Sammezzano
Visita al Castello di Sammezzano
Il Castello di Sammezzano, originariamente costruito nel XVI secolo, ha acquisito la sua straordinaria veste moresca nel corso del XIX secolo. Con le sue 365 stanze, ognuna splendidamente decorata in modo unico, una per ogni giorno dell’anno, il castello rappresenta un’autentica meraviglia architettonica.
Il suo creatore e proprietario, Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, figura politica di spicco nell’800 fiorentino di discendenza spagnola, dedicò gran parte della sua vita a questo ambizioso progetto, abitandovi per oltre quarant’anni.
Dopo la scomparsa di Panciatichi Ximenes d’Aragona, il castello di Sammezzano fu purtroppo vittima di incuria e agenti atmosferici. Durante la Seconda Guerra Mondiale, subì saccheggi, e subito dopo la fine del conflitto fu trasformato in un lussuoso hotel, mantenendo questa destinazione fino al 1990, anno in cui venne acquistato da una compagnia inglese. A causa di difficoltà finanziarie dei nuovi proprietari, il castello conobbe nuovamente l’abbandono.
Visita al Castello di Sammezzano: un pò di storia
Nel mese di aprile del 2012, è stato fondato il Comitato FPXA 1813-2013 con l’obiettivo di rivalutare e riqualificare il Castello di Sammezzano. Questo comitato, noto come il Comitato Sammezzano, è un’organizzazione no-profit dedicata all’apertura del castello al pubblico durante specifici periodi dell’anno e si impegna in varie iniziative finalizzate alla salvaguardia di questo straordinario patrimonio.
Nel 2015, il Castello di Sammezzano è stato messo all’asta per liquidare i debiti accumulati dalla Sammezzano Castle Srl, la società proprietaria dell’edificio.
A seguito di questo evento e del progressivo stato di incuria e degrado del castello, è emerso il movimento “Save Sammezzano”, che ha preso vita nel settembre del 2015. Questo movimento si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al castello e l’importanza di un intervento di riqualificazione per renderlo accessibile a tutti.
Tra i successi significativi raggiunti dal movimento, vi è l’assegnazione del Castello e del Parco di San Mezzano come “Luogo del Cuore” dal Fai, e la presentazione della candidatura del castello per il programma “7 Most Endangered“.
Visita al Castello di Sammezzano: interni
La Sala dei Pavoni nel Castello di Sammezzano emerge come uno dei luoghi più suggestivi, destinata ad accogliere gli ospiti del proprietario del castello e a esprimere al meglio lo stile moresco attraverso raffinati stucchi e ceramiche maiolicate.
Il restauro del nucleo medievale è il risultato dell’opera di Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, il quale, nella sua veste di proprietario del castello, ha contribuito a conferire nuova vita e splendore all’edificio. Il castello si affaccia su un vasto parco, arricchito, tra le altre cose, dalla presenza di imponenti sequoie, alcune delle quali raggiungono l’altezza straordinaria di 50 metri.
Visita al Castello di Sammezzano: aste pubbliche
La vicenda legata all’asta del Castello di Sammezzano è stata oggetto di molteplici informazioni contrastanti in rete. Cerchiamo di fare chiarezza. Il castello era di proprietà della società Sammezzano Castle Srl, che lo aveva acquisito oltre 15 anni fa. Purtroppo, la società non è riuscita a realizzare il piano di recupero, e a causa dei debiti accumulati, il castello è stato messo all’asta nel 2015.
La prima asta del 2015 non ha avuto esito. Successivamente, è intervenuto un periodo di sospensione perché la Kairos Srl, acquirente dei debiti della Sammezzano Castle Srl, aveva l’intenzione di proseguire con il progetto di restauro del castello. Tuttavia, la sospensione si è conclusa con una nuova asta fissata per maggio 2017.
Da allora, la situazione tra le due parti coinvolte, Kairos SRL e Elitrope Limited, una società con sede a Dubai, si è fatta complessa. Dopo diverse aste senza esito, a metà novembre 2019, la procedura fallimentare nei confronti della Sammezzano Castle Srl è stata chiusa. Di conseguenza, la società è uscita dallo stato di fallimento, riottenendo il controllo del bene. Non sono previste nuove aste fallimentari. A fine novembre 2022 è stata avviata una nuova interrogazione parlamentare sulla conservazione e il recupero del Castello.
Attualmente il Castello di Sammezzano è in stato di abbandono.
Il comitato Save Sammezzano, attivo nel raccogliere voti per il Censimento de I Luoghi del Cuore del Fai, da anni si impegna per il recupero del castello, auspicando che possa diventare un patrimonio di tutti, di proprietà pubblica.
Il Castello di Sammezzano nei film
Il Castello di Sammezzano ha affascinato il mondo cinematografico, diventando la location ideale sia per gli interni eclettici che per gli esterni, contribuendo a rendere memorabili numerose pellicole nel corso degli anni:
- nel 1972, “Finalmente… le mille e una notte” di Antonio Margheriti;
- nel 1974, “Il fiore delle mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini;
- nel 1985, “Sono un fenomeno paranormale” di Sergio Corbucci;
- nel 1990, “Giorni felici a Clichy” di Claude Chabrol;
- nel 2015, “Il racconto dei racconti – Tale of Tales”, diretto da Matteo Garrone e interpretato da Vincent Cassel e Salma Hayek;
- fiction TV “L’Oriana”, diretta da Marco Turco e interpretata da Vittoria Puccini.
Visita al Castello di Sammezzano: come arrivare
Il Castello di Sammezzano si erge nella pittoresca frazione di Leccio, nel comune di Reggello, nella suggestiva Toscana. Se viaggiate in auto lungo l’autostrada A1, consigliamo di prendere l’uscita Incisa-Reggello e seguire la strada fino a Leccio, dove vi accoglierà un viale alberato che conduce direttamente al parco del castello.
Per chi preferisce il treno, le stazioni ferroviarie più prossime sono Rignano sull’Arno, Sant’Ellero e Figline Valdarno.
Visita al Castello di Sammezzano: come fare
Fino a poco tempo fa, il Comitato F.P.X.A organizzava aperture speciali e visite guidate al Castello in collaborazione con gli ex proprietari. Sammezzano apriva le sue porte ai visitatori due o tre volte l’anno, offrendo un’occasione unica per esplorare il suo splendore.
Attualmente, purtroppo, il Castello non è accessibile al pubblico. È stato sigillato perché pericoloso. Inoltre, è al centro di una controversia legale tra due società che ne rivendicano la proprietà.
Conclusioni
I fortunati che ci sono stati hanno affermato che una visita al Castello di Sammezzano è qualcosa di unico. Di strepitoso. Si rimane allibiti da tanta bellezza. L’unica speranza ora è che il tempo e l’incuria non arrechino troppi danni e che questa diatriba si risolva nel minor tempo possibile. Personalmente non ci sono mai stata ma vorrei tanto fare una visita al Castello di Sammezzano, oltre che un milione di foto.
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