Potrebbe essere un’ottima idea per una vacanza fare il tour Sicilia Orientale di una settimana o più, in questi luoghi che ogni attirano milioni di turisti da ogni parte del mondo.
Il Val di Noto costituisce un’area situata nella Sicilia sud-orientale, abbracciando le province di Catania, Siracusa, Ragusa, Enna e Caltanissetta. Offre itinerari e attrazioni adatti a una vasta gamma di interessi, dall’incantevole mare e relax alle affascinanti immersioni nella storia e nei musei. È una terra ricca di un passato antico che merita assolutamente di essere esplorata.
Ecco tutti i nostri consigli su cosa visitare nel Val di Noto.
Come si dice, il Val di Noto o la Val di Noto?
Il termine “vallo” significa area estesa. Il Vallo di Noto (o Val di Noto, spesso impropriamente femminilizzato come “la Val di Noto”) era una circoscrizione amministrativa incaricata della gestione della giustizia, delle finanze e delle forze militari del Regno di Sicilia, dal periodo normanno fino alla sua abolizione nel 1818.
Il termine “Val di Noto” prende origine dalla città di Noto, situata nella provincia di Siracusa, presumibilmente sede del governatore del territorio. Oggi, il Val di Noto è stato insignito del titolo di Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO grazie alle sue affascinanti città tardo-barocche.
Dove si trova la Val di Noto: cartina
Ecco le meraviglie che compongono questo prezioso tesoro del patrimonio mondiale.
Le 8 città del Tour Sicilia Orientale
Caltagirone, Catania, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli sono le otto città riconosciute dall’UNESCO come siti del Patrimonio dell’Umanità, grazie al loro straordinario esempio di architettura barocca.
Queste città, già esistenti nel Medioevo, furono in parte o totalmente ricostruite dopo il devastante terremoto del 1693, seguendo il predominante modello stilistico dell’epoca: il barocco.
Tour Sicilia Orientale: Noto
Insignita del titolo di capitale del barocco dal Consiglio d’Europa, Noto è una delle otto città riconosciute come patrimonio dell’UNESCO, una tappa imperdibile.
Noto ti catturerà con la sua scenografia barocca maestosa, rischiarata dalla pietra calcarea finemente lavorata. Il sito originario della città, Noto antica, si trova a 8 km più a nord, sul monte Alveria, dove i primi insediamenti umani risalgono all’età del Bronzo Antico.
La nuova Noto fu fondata nel 1703 sul colle Meti, a sud-est della città preesistente millenaria, distrutta dal terremoto del 1693. La città, disposta a scacchiera, è dominata da due assi principali: corso Vittorio Emanuele e la parallela via Cavour, bordati da sontuosi palazzi nobiliari in stile tardo barocco.
Tra i palazzi più notevoli spiccano quelli di via Nicolaci, dove si erge il Palazzo Nicolaci Villadorata con la sua suggestiva sequenza di balconi sostenuti da elaborati mensoloni in pietra, decorati con figure grottesche.
Noto vanta numerosi altri palazzi barocchi, tra cui Palazzo Landolina di Sant’Alfano, Palazzo Trigona di Cannicarao e Palazzo Ducezio, ora sede del Municipio, costruito intorno al 1760. La Sala degli Specchi, di forma ovale e decorata con stucchi e ornamenti in stile Luigi XV, è il prestigioso salone di rappresentanza della città.
Da non perdere è anche la maestosa Cattedrale di San Nicolò, eretta tra il 1693 e il 1703, che si staglia sulla cima di una imponente scalinata a tre rampe, di origine settecentesca ma completamente restaurata agli inizi del XIX secolo.
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L’imponente facciata in stile tardo barocco, scolpita nella pietra calcarea e arricchita da tocchi neoclassici, cattura l’attenzione di chiunque la osservi. Oltre alle altre magnifiche chiese barocche di Noto, vale la pena visitare la chiesa di Madonna del Carmine.
Non dimenticare di fare una passeggiata nel caratteristico quartiere popolare dall’influenza araba, l’Agliastrello, dove l’architettura minore offre un contrasto affascinante con la maestosità della parte “nobile” della città.
Tour Sicilia Orientale: Ragusa
Ragusa, conosciuta nell’antichità come Ibla, si distingue per i suoi due centri urbani: uno completamente ricostruito dopo il terribile terremoto del 1693 e l’altro, che conserva il nome di Ibla, ricostruito seguendo il modello medievale originale.
Le prime tracce di insediamenti umani nei dintorni della collina di Ibla risalgono al III millennio a.C. Nel corso dei secoli, Ragusa fu governata dai Romani, dai Bizantini e dagli Arabi, ma fu durante il dominio dei Normanni, dei Chiaramonte e dei Cabrera, che la città medievale assunse la sua struttura attuale.
Oggi, Ragusa incanta con i suoi caratteristici agglomerati di case arroccate su speroni rocciosi, dove si aprono piazze, vicoli, e chiese, creando un suggestivo panorama da presepe. È soprattutto nella zona di Ibla che si respira l’atmosfera del barocco, con oltre 50 chiese e numerosi palazzi risalenti alla fine del XVII secolo, che narrano la storia architettonica della città.
Dall’alto, domina il paesaggio la maestosa Basilica di San Giorgio, ma non sono da trascurare anche altre affascinanti chiese come San Giovanni Battista, San Giuseppe e Santa Maria dei Miracoli.
Dopo aver esplorato la città ti consiglio una rilassante passeggiata tra le palme del meraviglioso Giardino Ibleo e tra gli antichi scavi della città, Hybla.
Se alcuni scorci di Ragusa ti sembrano familiari è perché hai visto la serie televisiva Il commissario Montalbano, che ha utilizzato la città come location per molte delle sue scene.
A circa 18 km da Ragusa sorge l’indimenticabile Castello di Donnafugata, antica dimora nobiliare dei conti Chiaramonte e successivamente della famiglia Arezzo. Questo splendido castello si distingue per la sua pietra bianca candida e lo stile veneziano con influenze arabesche.
Tra le sue attrazioni imperdibili vi è il suggestivo labirinto di pietra, costruito con la tecnica del muro a secco, e la meravigliosa Sala della Musica, adornata da splendidi trompe-l’oeil.
Tour Sicilia Orientale: Scicli
Dopo il terremoto del 1693, anche Scicli fu ricostruita seguendo lo stile barocco, come molti altri centri del Val di Noto.
Posizionata sulle scoscese colline alla confluenza di tre valloni, Scicli trova il suo cuore pulsante in piazza Italia, dominata da numerosi palazzi settecenteschi.
La Chiesa Madre, dedicata alla Madonna delle Milizie, offre uno dei rari esempi di rappresentazione della Madonna armata, un’iconografia unica nel suo genere.
Nella medesima piazza si erge anche la Chiesa di San Bartolomeo, risalente al XV secolo, una delle poche sopravvissute al devastante sisma del 1693.
Tra le strutture che resistettero al terremoto del 1693, spiccano il complesso monastico dei Carmelitani, fondato nel 1386, e la Chiesa di Santa Maria La Nova, che, pur nel suo stile neoclassico, risale al XV secolo.
Seguendo le tracce del barocco, non perdere l’opportunità di ammirare Palazzo Beneventano, Palazzo Fava e Palazzo Spadaro.
Spesso paragonata a un autentico presepe, Scicli rappresenta una tappa imperdibile per gli amanti del Commissario Montalbano. È qui che è stata ambientata la sede del commissariato, all’interno del palazzo municipale.
Tour Sicilia Orientale: Modica
Le piccole abitazioni affiancate l’una all’altra illuminate da luci che sorgono con il calare della sera, compongono un altro autentico presepe che risponde al nome di Modica.
Nonostante sia stata devastata dal terremoto del 1693, Modica ha conservato l’originale impianto medievale del suo centro storico, sviluppato attorno allo sperone della collina del Pizzo, sul quale si erigeva il castello.
Dopo la ricostruzione seguita al sisma, Modica si fregia di numerosi tesori in stile barocco, tra cui la maestosa chiesa di San Pietro, il duomo di San Giorgio eretto nel Settecento e definito il più pregevole esempio di barocco ibleo. La chiesa di Santa Maria di Betlem, con una struttura risalente al Quattrocento, invece è arricchita da influenze tardo-gotiche, arabe, normanne e catalane.
Tra i molti palazzi barocchi di Modica, merita una visita il Palazzo dei Mercedari, che ospita il Museo Ibleo delle Arti e Tradizioni Popolari con le sue fedeli riproduzioni delle antiche botteghe artigianali.
Infine, non perdere il sontuoso Palazzo Napolino-Tommasi Rosso, con i suoi balconi adornati da splendidi fregi, e la casa natale del poeta Quasimodo, figlio di Modica e orgoglio della città.
Tour Sicilia Orientale: Caltagirone
Posta in una posizione strategica per il controllo delle ampie pianure che si estendono tra Catania e Gela, Caltagirone ha una storia che affonda le radici nella preistoria, come dimostrano numerosi reperti archeologici che risalgono fino all’età del Bronzo.
Dopo essere stata rasa al suolo dal terremoto del 1693, Caltagirone ha saputo risorgere dalle proprie ceneri. Oggi, è conosciuta soprattutto per la sua rinomata produzione di ceramica, un’arte antica che ha subito influenze dagli Arabi e successivamente dai Catalani, contribuendo così a plasmare il carattere unico della città.
L’antica tradizione ceramica di Caltagirone ha subito un costante processo di rielaborazione nel corso dei secoli, culminando nel contributo più recente alla città: il rivestimento, nel 1953, dei secolari gradini della scala di Santa Maria del Monte con piastrelle di ceramica policroma. Un vero spettacolo per gli occhi e un’icona di Caltagirone.
Tra le sue ricchezze architettoniche, spicca la Basilica di San Giacomo, caratterizzata da una raffinata facciata barocca. Da non perdere sono anche la chiesa di San Pietro, con il suo sontuoso portale bronzeo e la facciata gotica, impreziosita da due alte torri campanarie adornate con maioliche.
La chiesa di San Francesco di Paola, invece, ospita tele pregevoli del Vaccaro. Per immergersi ulteriormente nell’antica tradizione ti consiglio una visita al Museo della Ceramica (via dei Giardini Pubblici).
Orari di apertura del Museo: tutti i giorni dalle 9 alle 18:30.
Ticket: €. 5, ridotto €. 2,50.
Tour Sicilia Orientale: Palazzolo Acreide
Come un piccolo avamposto greco di Siracusa, Palazzolo nacque con l’aspetto di una frazione di Aretusa.
Akrai, il suo antico insediamento, sorgeva tra i monti iblei, offrendo una vista privilegiata e difensiva sulla città madre.
In proporzione, Palazzolo aveva tutto ciò che caratterizzava Siracusa: un teatro greco, un bouleuterion, edicole votive e latomie.
Dopo il terremoto, come Noto, Palazzolo fu ricostruita più a valle, trasformandosi in una graziosa cittadina barocca. Questa arte barocca è evidente nelle chiese di San Paolo, San Sebastiano e della SS. Annunziata.
L’eleganza della nobiltà locale si riflette negli splendidi palazzi Caruso e Judica. Palazzolo Acreide è sede di un interessante Museo Regionale Etno-Antropologico dedicato ad Antonino Uccello, che espone varie testimonianze della vita contadina siciliana. Inoltre, vale la pena visitare il curioso Museo dei Viaggiatori in Sicilia.
Tour Sicilia Orientale: Militello in Val di Catania
Militello in Val di Catania è una vera e propria città-museo situata nella provincia di Catania, ricostruita anch’essa in stile barocco dopo il terremoto del 1693.
Nella suggestiva piazza Municipio, di impronta barocca, si erge l’imponente ex abbazia di San Benedetto, risalente alla prima metà del XVII secolo, che comprende la chiesa omonima e il convento, oggi adibito a Palazzo municipale.
All’interno della chiesa, potrai ammirare uno straordinario coro in legno di noce risalente al 1735, oltre a una statua lignea policroma della Madonna del Rosario. L’imponente chiesa madre ospita invece la maestosa macchina lignea dell’antico altare maggiore.
Nella suggestiva piazza Vittorio Emanuele è possibile ammirare il cinquecentesco oratorio di Santa Maria della Catena. È uno dei rari edifici sopravvissuti al terribile terremoto del 1693 e si distingue per le sontuose decorazioni in stucco di fine Seicento che decorano l’interno. Un’altra perla barocca è il santuario di Santa Maria della Stella, con la sua armoniosa facciata settecentesca che domina la piazza omonima.
Militello è rinomata anche per il suo castello Barresi-Branciforte, eretto agli inizi del XIV secolo, probabilmente su un preesistente forte di epoca sveva.
Nel 1410 la regina Bianca di Navarra, vedova del re Martino, trovò rifugio a Militello durante la sua travagliata fuga dal Gran Giustiziere del Regno, Bernardo Cabrera. Qui, nel 1473, si svolse il dramma di Aldonza Santapau, tragicamente uccisa dal marito Antonio Piero Barresi a causa di sospetti d’infedeltà.
Il castello, ampliato e impreziosito dai Branciforte, divenne anche un centro di cultura e scienza. Tuttavia, la maestosa struttura, caratterizzata da una pianta quadrangolare e torri agli angoli, non resistette alle violente scosse sismiche del 1693.
Tour Sicilia Orientale: Catania
Catania, città dalle origini antichissime, fu gravemente colpita nel Seicento da una violenta eruzione dell’Etna, che nel 1669 distrusse metà della città, e dal terremoto del 1693.
La ricostruzione della città avvenne seguendo i principi tardo barocchi dell’epoca, utilizzando la pietra locale e la lava proveniente dalle miniere.
La suggestiva piazza Duomo, che si affaccia sul tradizionale e vivace mercato del pesce, ospita al centro il simbolo di Catania, “U Liotru”, un elefante coronato da un obelisco.
Di fronte al Duomo si trovano il Seminario e il Palazzo Comunale. Poco più avanti, lungo via Crociferi, si susseguono una serie di chiese e conventi, costruiti da rinomati architetti nel XVIII secolo. Queste opere sorgono parallelamente alla via Etnea, il principale viale cittadino che offre una vista panoramica del profilo del vulcano Etna.
Esplora il Museo Diocesano dove potrai godere di un panorama mozzafiato dal suo ultimo piano e ammirare la Vara, un prezioso fercolo che trasporta le reliquie di Sant’Agata, patrona della città e dell’Arcidiocesi di Catania. Quest’opera rappresenta un esempio pregevole di alta oreficeria catanese.
Perditi tra i banchi del colorato mercato della Pescheria, situato dietro al Duomo. Molto affascinante anche il Teatro Romano, sorprendentemente integrato tra gli edifici circostanti e con il suo intricato labirinto di sotterranei che ti lascerà senza parole.
Infine, devi assolutamente visitare il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, un autentico gioiello dell’architettura tardo barocca siciliana e uno dei più grandi complessi monastici d’Europa. Questo luogo racconta le vicende umane e storiche della città dell’Etna, dall’antichità fino ai giorni nostri, offrendo un’esperienza culturale senza pari.
Tour Sicilia Orientale: i borghi del Val di Noto
Dopo aver ammirato l’imponente bellezza dei grandi centri e delle capitali barocche, puoi immergerti nel fascino dei borghi solitari nel sud-est siciliano.
Vicoli silenziosi, porticati che sembrano usciti da un set cinematografico e piazzette pittoresche ti faranno rivivere l’atmosfera autentica della Sicilia degli anni ’50.
Tra i paesini più affascinanti da visitare, Marzamemi occupa certamente un posto di rilievo. Questo piccolo borgo di pescatori, un tempo importante centro arabo per la pesca del tonno, si è trasformato oggi in una rinomata località turistica, caratterizzata dai suoi vivaci locali colorati sul mare.
Situata all’estremo lembo sud-orientale della Sicilia e all’estremità meridionale dell’Europa, Portopalo di Capopassero sorge più a sud di Tunisi. Accessibile attraverso una spettacolare strada panoramica che costeggia il mare, Portopalo vanta la presenza della tonnara più antica d’Europa, del suggestivo castello Tafuri e dell’incantevole isola di Capopassero.
Ispica, conosciuta come la città della cava e del presepe vivente, è una deliziosa cittadina settecentesca rinomata per l’area archeologica di Cava d’Ispica e il Parco Forza. Quest’ultimo ospita i resti del castello e si estende tra Modica e Ispica attraverso un lungo canyon caratterizzato da necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e insediamenti abitativi di varia tipologia.
Buccheri, situato sulle pendici del monte Lauro (986 m), è il centro abitato più alto dei monti Iblei e custodisce un ricco patrimonio archeologico che testimonia la presenza storica di Siculi, Greci, Romani e Bizantini.
Giarratana è il più piccolo comune della provincia iblea, noto come la “Perla degli Iblei”.
Per una pausa rilassante, ti consiglio di visitare Buscemi, rinomato come il “paese-museo” per il suo affascinante allestimento museale conosciuto come “I luoghi del lavoro contadino”. Si tratta di un percorso etno-antropologico dedicato alla storia contadina e artigianale del luogo, ospitato in antiche case e dammusi all’interno del borgo, che offre un’esperienza unica nel vivere la tradizione locale.
Infine, Donnalucata è un incantevole borgo marinaro che ricorda la sconfitta degli arabi per mano dei normanni, regalando ai visitatori un’atmosfera ricca di storia e fascino mediterraneo.
I siti archeologici del Val di Noto
Un tour Sicilia Orientale che si rispetti deve contemplare anche una visita ai principali siti archeologici della zona.
Fin dall’antichità, prima dell’arrivo dei Greci, il sud-est siciliano ha attratto antiche civiltà che hanno scelto quest’area per insediare i primi nuclei, attratte dal complesso sistema idrico e dalle alture di roccia tenera da scavare.
Numerose testimonianze di questa ricca storia sopravvivono ancora oggi nella Val di Noto. Ad esempio, nella Riserva Naturale Orientata di Pantalica, situata tra i comuni di Sortino, Ferla, Cassaro, Buscemi e Palazzolo Acreide, si trova un complesso di 5000 tombe scavate nella roccia carsica.
Questa zona è solcata da un torrente dal 1997 e ospita l’Anaktoron (Palazzo del principe), posizionato sulla cima della collina, che richiama la grandiosità dei palazzi micenei. La necropoli rupestre di Pantalica è oggi una meta turistica di fama internazionale.
Imperdibile è anche Piazza Armerina, una città in provincia di Enna, distante un’ora e un quarto di strada da Catania, che ospita uno dei siti archeologici più importanti della Sicilia.
Qui si trova la Villa Romana del Casale, costruita nel IV secolo d.C. da una nobile famiglia senatoria romana e giunta fino ai giorni nostri in ottimo stato di conservazione.
La villa vanta 3500 metri quadri di straordinari mosaici che decorano i pavimenti, insieme a splendidi affreschi. Durante la visita avrai l’opportunità di ammirare l’area delle terme e gli imponenti appartamenti padronali, arricchiti dal famoso mosaico raffigurante Ulisse e Polifemo, nonché dal mosaico che narra il Mito di Arione.
I set cinematografici della fiction Montalbano
La celebre serie televisiva “Il commissario Montalbano”, tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, ha giocato un ruolo fondamentale nel far conoscere le bellezze della Sicilia barocca nel sud-est dell’isola.
Interpretato dall’attore Luca Zingaretti, il commissario Montalbano si muove con agilità tra le indagini e le delizie culinarie in un vasto territorio baciato dal sole siciliano, abbracciato dalle contrade di Modica, Noto, Scicli e Ragusa.
Spesso lo vediamo godersi un bicchiere di vino sulla terrazza della sua casa a Punta Secca, piccola frazione marinara di Santa Croce di Camerina, nella provincia di Ragusa.
Punta Secca, nota come Marinella nella fiction, è diventata una meta di pellegrinaggio per gli amanti della serie televisiva.
La casa di Montalbano è diventata oggi un ambito bed and breakfast ricercato, offrendo l’opportunità di immergersi nell’atmosfera del celebre commissario. Successivamente, dirigetevi a Scicli per ammirare la sede del commissariato, ambientata nel suggestivo palazzo municipale.
TOUR TRA I LUOGHI DEL COMMISSARIO MONTALBANO
Se sei un appassionato del Commissario Montalbano, ti suggerisco di fare questa escursione della durata di 8 ore (una giornata). Il transfer verrà a prendere al tuo alloggio a Catania o al porto di Catania. Il tour prevede un massimo di 8 persone.
Dettagli.
Cosa vedreai:
- la città di Vigàta, dove è ambientata la serie,
- il luogo dove è ambientata la questura,
- il villaggio di pescatori di Punta Secca dove vive Montalbano nella casa di Marinella,
- possibilità di pranzare presso il ristorante da Enzo a Mare, dove sono girate molte scene della serie.
Cosa è compreso.
- ogni trasferimento con auto o Van climatizzato,
- guida/autista che parla anche inglese,
- pedaggi, carburante, parcheggi.
Non sono compresi i pasti, souvenir, biglietti.
Prenota ora e paghi dopo per assicurarti un posto ma senza addebito nell’immediato.
Sono disponibili buoni regalo.
Verifica disponibilitàLe Spiagge del Val di Noto
Le coste del Sud est, tra Siracusa e Ragusa, offrono una variegata bellezza con fondali sabbiosi intervallati da scogliere.
Una delle perle del Val di Noto è rappresentata dalla spiaggia della Riserva di Vendicari, caratterizzata da un ampio litorale sabbioso e acque cristalline dal fondale basso.
La spiaggia di Calamosche, all’interno della Riserva di Vendicari, è rinomata per la sua bellezza incantevole, una caletta sabbiosa incastonata tra promontori rocciosi. Oltre a questa, vi sono altre meravigliose aree naturali da esplorare, come l’area marina protetta del Plemmirio (presidente Patrizia Maiorca) e i suggestivi pantani di Pachino.
Tra le altre spiagge del Val di Noto, la spiaggia di Eloro si distingue per la sua sabbia dorata e le acque cristalline poco profonde. Lungo il percorso che porta alla spiaggia è possibile ammirare i resti del teatro greco e della città di Eloro. La spiaggia di San Lorenzo, infine, offre un affascinante tratto di sabbia chiara e acque turchesi.
Marina di Modica si presenta come un vero paradiso per gli appassionati di surf e windsurf.
L’ampia spiaggia di Donnalucata, affiancata dal pittoresco porticciolo, offre uno stabilimento balneare, ma chi desidera spiagge più selvagge e tranquille può dirigere i suoi passi verso Micenci, Palo Bianco, Palo Rosso e Spinasanta.
Anche la spiaggia di Pozzallo, contornata da palme e dotata di stabilimenti balneari, merita una visita.
Poi c’è la famosa spiaggia di Punta Secca, con la sua sabbia finissima intercalata da zone rocciose che formano le suggestive secche. A soli 15 chilometri da Siracusa si trova Fontane Bianche, una lunga distesa di sabbia candida con numerosi stabilimenti balneari.
Non perdere l’opportunità di fare un’escursione all’isola di Capo Passero, che offre uno scenario esotico e suggestivo nel cuore della Sicilia.
L’Etna (Idda)
Con i suoi imponenti 3.300 metri di altitudine, l’Etna domina il panorama sopra Catania (e non solo). È il vulcano attivo più alto d’Europa e costituisce un habitat diversificato, ricco di una straordinaria varietà di specie animali e vegetali.
Il Parco dell’Etna, istituito nel 1987, si estende su venti comuni della provincia di Catania e rappresenta un ecosistema unico nel Mediterraneo.
Nonostante la sua attività vulcanica, che comprende eruzioni di tipo stromboliano e, più raramente, fontane di lava di tipo hawaiano, l’Etna è considerato generalmente un vulcano poco pericoloso.
Merita sicuramente fare un’escursione che vi condurrà fino alla cima del vulcano, da dove potrete ammirare un panorama mozzafiato che spazia su tutta la Sicilia, il mare circostante e persino le isole Eolie.
Inoltre, l’Etna rappresenta un eccezionale polo sciistico invernale, con ben 17 chilometri di piste. Lo sciare con il mare ai propri piedi regala un’esperienza unica, da provare almeno una volta nella vita.
Cosa mangiare in Val di Noto
Il Val di Noto racchiude non solo un patrimonio artistico, ma anche enogastronomico, che merita di essere scoperto a tavola.
Tra i prodotti tipici da assaporare assolutamente troviamo il pistacchio di Bronte, le arance rosse di Sicilia, il pomodorino secco di Pachino, l’olio dei monti Iblei e la pasta prodotta con grani antichi come Russello, Timilia e Senatore Cappelli. Non possiamo dimenticare il peperoncino piccante e le marmellate di agrumi.
Il mare gioca un ruolo fondamentale nella cucina del sud-est siciliano. Pertanto, non perdere l’occasione di assaggiare piatti che spaziano dagli antipasti di tonno e crudità, ai primi piatti a base di spada o tonno o frutti di mare, fino ai secondi con il pescato del giorno, seppie e calamari ripieni.
Naturalmente, non puoi perderti:
- gli arancini;
- le cipolline (pizzette di pasta sfoglia ripiene di cipolle stufate e salsa al pomodoro, mozzarella e prosciutto);
- le cartocciate (pizzette arrotolate);
- la scaccia (rustico simile alla focaccia);
- la mitica pasta alla norma, la pasta ‘ncasciata (pasta al forno con carne tritata, caciocavallo, salsa di pomodoro, melanzane e parmigiano, apprezzata anche da Montalbano);
- i lolli con le fave (un tipo di pasta casareccia simile agli gnocchetti, serviti con fave bollite o con una crema di fave chiamata “macco”);
- i cavatelli con la bottarga;
- la pasta con le alici;
- le polpette di carne di cavallo.
Oltre ai classici dolci siciliani come i cannoli, le cassate o la brioche con la granita, ti consiglio di assaggiare le specialità dolci del Val di Noto, come la Cubbaita (croccante fatto di miele, zucchero, mandorle intere e sesamo a forma di rombo o di rettangolo), le Teste di turco (bignè ripieno di crema e ricotta farcito con scaglie di cioccolato fondente e granella di mandorle e pistacchi, dalla forma del turbante), i Cuddureddi (dolci fritti aromatizzati con arancia e cannella) e gli ’Mpanatigghi (biscotti a forma di mezzaluna, a base di cioccolato, noci, mandorle, zucchero, chiodi di garofano, cannella e carne di manzo).
Per quanto riguarda i vini locali, ti consiglio di provare il Nero d’Avola, l’Etna Doc e il Moscato.
Se vuoi conoscere altri piatti tipici della Sicilia, puoi leggere > Specialità della Sicilia: maccu, stigghiole e altre 9.
Periodo migliore per fare un tour Sicilia Orientale
Qualsiasi periodo dell’anno può essere il momento ideale per visitare il Val di Noto. Se desideri goderti il mare e le sue splendide spiagge, pianifica il viaggio in estate, sapendo di trovare temperature molto alte.
Se preferite esplorare le città barocche e i piccoli borghi del sud-est siciliano evitando il caldo e le folle, allora vi consiglio di andarci in primavera.
In alternativa, date un’occhiata al ricco calendario di eventi se volete visitare la Val di Noto durante feste folkloristiche, manifestazioni culturali e festival di vario genere.
Come arrivare in Val di Noto
In aereo
Ci sono voli quotidiani da molti aeroporti italiani sia per il Catania Fontanafredda, sia per Comiso. Cerca il tuo volo con eDreams al prezzo migliore.
Presta attenzione però! Per quest’ultimo aeroporto molti passeggeri lasciano recensioni estremamente negative. Soprattutto relative al fatto che praticamente non ci sono negozi e servizi attivi, si può trovare un solo bar ed estremamente caro. Inoltre, i bus navetta e i mezzi pubblici di collegamento con le città vicine e Catania sono inaffidabili.
Per cui, se progetti di atterrare a Comiso assicurati di avere un mezzo di trasporto a disposizione, oppure devi prendere un taxi o noleggiare un’auto.
In traghetto
Puoi arrivare in traghetto al porto di Messina o Catania. Puoi prenotare il tuo biglietto online per il traghetto su Traghettilines.it, il motore di ricerca più potente in Italia.
Come muoversi in Val di Noto
Sicuramente è più che consigliato muoversi in auto. Di tua proprietà o a noleggio ma è di vitale importanza.
Puoi noleggiare un’auto quando atterri all’aeroporto di Catania Fontanafredda o Comiso. Oppure quando arrivi al porto di Messina.
Dove dormire
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Conclusioni
Fare un tour Sicilia Orientale è una vacanza che va pianificata al meglio per cercare di vedere il più possibile. Una settimana può sembrare di avere a disposizione molto tempo ma ti accorgerai tu stesso che vorrai più tempo per scoprire ancora di più.
Questa vacanza ti rimarrà nel cuore e nell’anima e fra qualche anno vorrai anche ritornare in questi luoghi splendidi.
Se vuoi conoscere tutta la Sicilia, puoi leggere:
- I posti più belli della Sicilia per ogni provincia.
- Taormina mare: le 10 spiagge più belle
- Cefalù cosa vedere. dove mangiare e movida
- Macari Sicilia: cosa vedere, il golfo e le spiagge
- Visitare Cefalù – 9 Risposte Fast
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