Nel Salento cose da vedere ce ne sono milioni. Questo significa il potersi immergere in un mondo di meraviglie sensoriali. Dai sontuosi palazzi barocchi che si ergono con fierezza verso il cielo fino alle acque cristalline che cullano spiagge di sabbia dorata. Ogni angolo di questa terra racconta una storia di bellezza e tradizione. Ma i posti da visitare nel Salento sono molto più di una semplice cartolina.
Chiunque abbia avuto il privilegio di visitare questa regione non può che essere affascinato dal calore del sole, che bacia la terra e dona vita ai suoi colori intensi. Le città e i borghi, costruiti con la luminosa pietra leccese, si tingono di sfumature diverse durante il giorno, regalando uno spettacolo visivo unico ed emozionante.
Salento cose da vedere e vivere
Il Salento è una terra di contrasti e armonie, dove il mare turchese si unisce alla terra fertile, ricoperta da uliveti secolari e vigneti rigogliosi. Ma non è solo la natura a sedurre i sensi: è anche l’ospitalità delle persone, il gusto della cucina locale e la vivacità delle tradizioni che conquistano il cuore di chiunque varchi la sua soglia.
In poche parole, nel Salento cose da vedere sono veramente tante. Tutte rappresentano un’esperienza indimenticabile, un viaggio attraverso i colori, i sapori e le emozioni che solo questa terra può offrire. E come dicono i salentini, è proprio qui che si trova “lu sule, lu mare, lu jentu” – il sole, il mare e il vento.
Salento cose da vedere: il mare e le spiagge
Sicuramente, nella lista Salento cose da vedere, il mare è il re indiscusso. Avvolge la penisola salentina per 300 km di costa e da secoli ha sostenuto le comunità locali con la sua abbondante pesca, offrendo sostentamento e tradizione. Le sue acque, cristalline sulle spiagge di sabbia finissima e intensamente verdi nelle grotte carsiche, costituiscono un paradiso naturale che custodisce una ricca biodiversità. Tuttavia, questa bellezza non passa inosservata: ogni estate, migliaia di turisti affollano le sue coste, attratti dalla sua magnificenza.
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Il vento
Il vento, protagonista indiscusso di questa terra, può soffiare con l’ardore del maestrale o con la mitezza dello scirocco. Può placare le onde del mare o scatenare tempeste furiose. Porta con sé la calura umida che appanna gli occhi o lenisce il calore eccessivo del sole, abbassando le temperature.
In questo connubio tra mare e vento, il Salento trova la sua essenza, una terra di bellezza selvaggia e armoniosa, che ha plasmato le vite e le tradizioni di coloro che la chiamano casa.
Salento cose da vedere e le antiche civiltà
Il Salento è un tesoro di cultura, testimone delle antiche civiltà che hanno abitato questa regione fin dai tempi più remoti. La Messapia, nota anche come “terra tra due mari”, ha lasciato tracce indelebili della sua presenza attraverso reperti archeologici che narrano la storia di queste terre antiche. Le influenze dei colonizzatori greci e romani, così come le incursioni dei Saraceni, hanno arricchito ulteriormente il patrimonio culturale del Salento.
Ma la ricchezza di questa terra non si ferma qui: nei secoli, il Salento ha subìto diverse dominazioni e migrazioni, riflettendo la complessità e la diversità del panorama culturale del meridione italiano. Ogni popolo che ha lasciato il proprio segno – che sia nell’architettura, nella cucina o persino nella lingua – ha contribuito a plasmare l’identità unica di questa regione.
Le lingue del Salento
Nel Salento la diversità linguistica è una caratteristica affascinante e ricca di sfumature. Oltre al dialetto salentino, si possono udire conversazioni in griko, un dialetto della lingua greca parlato in alcuni comuni della Grecia salentina, nella provincia di Lecce, e in arbëreshe, parlato dalle comunità albanesi d’Italia, insediate principalmente nella provincia di Taranto.
L’arte nel Salento
Ma se si parla di arte una parola domina il panorama: barocco. Con i suoi intricati ricami e le lussuose decorazioni, il barocco ha trasformato Lecce e il suo territorio in un autentico capolavoro baciato dal sole, un’opera d’arte svelata nella luce del giorno.
Salento cose da vedere: città e borghi
Dal punto di vista geografico, il Salento si configura come una penisola, abbracciando le tre province più meridionali della Puglia: Brindisi, che si affaccia sull’Adriatico, Taranto, sul versante ionico, e Lecce, che si estende lungo entrambe le coste ma ha il proprio capoluogo nell’entroterra.
Il territorio salentino può essere suddiviso in tre macro aree: nell’alto Salento prevalgono i rilievi delle Murge, con le zone brindisine a est e tarantine a nord-ovest; nella parte centrale, il paesaggio digrada gradualmente verso il Tavoliere di Lecce, noto anche come Piana Messapica, dove vigneti e uliveti dominano il panorama.
Infine, a sud, le Serre Salentine formano un’area leggermente ondulata, culminando nel punto più alto della Serra dei Cianci, a 196 metri di altitudine. Questa zona si estende fino al mare senza grandi dislivelli lungo la costa, soprattutto tra Otranto e Santa Maria di Leuca. Qui, gli insediamenti umani si concentrano nelle valli, dando vita a numerosi borghi che si susseguono a breve distanza l’uno dall’altro.
Salento cose da vedere: Brindisi
L’antica Brundisium romana, oggi nota come Brindisi, fu uno dei municipi più prosperi dell’Impero. La sua posizione geografica, con un porto naturale sull’Adriatico, la rese un crocevia vitale nel Mediterraneo, dove convergevano le antiche vie consolari Appia e Traiana, e da cui partivano rotte marittime verso la Grecia, l’Egitto e l’Oriente.
Celebrità letterarie come Cicerone, Orazio e Mecenate hanno scritto pagine importanti della loro opera qui, mentre Virgilio stesso ha concluso il suo viaggio terreno a Brindisi prima di imbarcarsi per la Grecia.
Questo ruolo cruciale di Brindisi si è mantenuto nel corso del Medioevo, quando divenne un vitale punto di partenza per le crociate. Tuttavia, sono i fasti dell’epoca romana a risplendere ancora oggi nella città, con testimonianze monumentali come la Colonna romana, che si erge imponente sul porto con i suoi 19 metri d’altezza. Situata in cima alla Scalinata di Virgilio, questa colonna è l’unico resto sopravvissuto delle due colonne erette nel II secolo, utilizzate sia come faro che come punto terminale dell’antica via Appia.
Ulteriori reperti possono essere ammirati presso il Museo Archeologico Provinciale Ribezzo, situato in piazza Duomo, o nel rione di San Pietro degli Schiavoni, dove si possono ancora osservare il selciato di una strada e i resti di antiche abitazioni e di un complesso termale.
Un’impronta romana persiste anche nella maestosa Cattedrale di San Giovanni Battista, che incorpora colonne provenienti dal tempio di Apollo e Diana. La cattedrale è preceduta da un elegante arco a sesto acuto, sormontato dal campanile di stile barocco.
Maestosa in piazza Duomo, la cattedrale è stata ricostruita nel 1746 in stile barocco, eretta sulle fondamenta di un’antica struttura romanica devastata da un terremoto tre anni prima. All’interno, ancora oggi, è possibile ammirare i resti del pregevole mosaico che una volta ricopriva il pavimento.
Le diverse dominazioni che si sono susseguite in questo territorio dopo il declino dell’Impero romano hanno lasciato importanti testimonianze architettoniche, tra cui il possente Castello Svevo, commissionato da Federico II come fortezza per le guarnigioni, e il Castello Aragonese, noto anche come Alfonsino o Rosso, eretto sull’isola di Sant’Andrea, di fronte al porto.
Originariamente costruito come torre difensiva e successivamente trasformato in una residenza signorile da Alfonso d’Aragona, duca di Calabria, alla fine del Quattrocento, il castello è oggi aperto alle visite. Numerose altre torri di difesa costiera sono ancora visibili lungo la costa.
Salento cose da vedere: Ostuni
A 42 chilometri da Brindisi, su tre colli a 218 metri di altezza sul livello del mare, si trova Ostuni, conosciuta come la Città Bianca. L’impatto visivo, mentre ci si avvicina lungo la strada, è straordinario: le abitazioni del centro storico, ricoperte di calce bianca, creano un’atmosfera che ricorda un autentico presepe, una tradizione ancora gelosamente conservata dai residenti.
Una volta immersi nel cuore della cittadina, la magia di Ostuni si rivela in tutta la sua bellezza: tra un intricato labirinto di vicoli e viuzze, animati da vivaci ristoranti tipici e botteghe artigiane (soprattutto di ceramica, terracotta e cartapesta). Questi stretti vicoli si arrampicano sul colle più alto fino alla suggestiva piazza della Cattedrale.
La Cattedrale, ricostruita nel Quattrocento in seguito a un terremoto, è dedicata a Santa Maria dell’Assunzione ed è uno dei più significativi esempi di stile romanico-gotico. Tanto è il suo prestigio che, dal 1902, è stata dichiarata Monumento Nazionale, un vero e proprio gioiello architettonico che impreziosisce il panorama della città.
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Salento cose da vedere: la città vecchia di Ostuni
Le mura aragonesi circondano il centro storico di Ostuni, oltre il quale si estende l’agro di Ostuni, punteggiato da antiche masserie che sono state restaurate e trasformate in agriturismi e resort di lusso.
Queste affascinanti strutture sono disseminate in tutto l’entroterra del Salento, immerso in paesaggi punteggiati da secolari uliveti. Nel 2007, il Fondo Ambiente Italiano ha incluso queste distese di ulivi nell’elenco dei 100 luoghi italiani da preservare, riconoscendone il valore storico e paesaggistico.
Nelle zone interne del Salento, è possibile imbattersi in antichi dolmen e menhir, nascosti tra gli ulivi e i caratteristici muretti a secco, testimonianze millenarie della cultura locale. Questa pratica tradizionale di costruzione, conosciuta come “petra su petra” (pietra su pietra), è stata addirittura inserita nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO, celebrando la ricca eredità culturale del Salento.
Salento cose da vedere: Lecce
Il ricco patrimonio architettonico di Lecce le ha valso l’appellativo di Firenze del sud. Basta perdersi tra i vicoli di questa città, gioiello del Salento, per ammirare i magnifici palazzi, monumenti e chiese costruiti con la luminosa e candida pietra leccese.
Tra le tappe imprescindibili vi sono la Basilica di Santa Croce, eretta tra il XVI e il XVII secolo, il suggestivo Palazzo dei Celestini, risalente al Seicento e oggi sede del Palazzo del Governo e dell’Amministrazione Provinciale, la maestosa Cattedrale con il suo alto campanile e il sontuoso Palazzo Vescovile.
Il cuore pulsante di Lecce è rappresentato da piazza Sant’Oronzo, dove si trovano l’antico Anfiteatro Romano e il suggestivo Palazzo del Sedile.
Salento cose da vedere: Otranto
Dai tempi del Regno di Sicilia fino agli anni ’20 del Novecento, il Salento era noto come Terra d’Otranto e si estendeva oltre i confini attuali della penisola pugliese, includendo anche la Valle d’Itria. Otranto, grazie alla sua posizione geografica su uno sperone roccioso che si affaccia sul mare, è stata da sempre un importante centro di collegamento tra Oriente e Occidente, risalendo ai tempi dell’antica Roma.
Tuttavia, questa stessa posizione strategica ha reso Otranto una porta d’ingresso vulnerabile per gli invasori. Attraversando Porta Alfonsina, l’ingresso al centro storico, si può percepire immediatamente l’atmosfera di una città fortificata.
Le imponenti mura che circondano il centro storico, sebbene imponenti, non furono sufficienti a proteggere la città dall’assedio dei Saraceni nel 1480. Durante quel tragico evento, 800 uomini cristiani furono massacrati dai Turchi per aver rifiutato di rinunciare alla loro fede. Le reliquie dei Santi Martiri Idruntini, vittime di quel massacro, sono ora conservate nella maestosa Cattedrale romanica di Otranto, una delle più belle e significative della Puglia.
Intitolata a Santa Maria Annunziata, la Cattedrale di Otranto fu eretta tra il 1080 e il 1088 e custodisce al suo interno un pregevole pavimento a mosaico raffigurante un maestoso albero della vita, che si estende lungo tutte e tre le navate, costituendo un autentico capolavoro dell’arte musiva.
Il castello Aragonese
Dopo l’assedio saraceno, i bastioni e le mura difensive furono potenziati da Alfonso d’Aragona, il quale, dopo aver liberato la città dai Turchi, fece erigere inizialmente torri di avvistamento e successivamente il Castello d’Aragona, una fortezza dalla pianta pentagonale costruita sopra le preesistenti fortificazioni. Questo castello ha dato il nome al primo romanzo gotico della storia della letteratura, “The Castle of Otranto” di Horace Walpole.
>> Trovi informazioni sul Castello Aragonese (e molti altri castelli) in questo articolo > 21 castelli italiani famosi da visitare assolutamente
Nel corso dei secoli, la struttura del Castello è stata modificata e ulteriormente fortificata, trasformandolo oggi in un prezioso centro culturale che ospita esposizioni e mostre temporanee, contribuendo così a preservare e valorizzare il patrimonio storico e artistico di Otranto.
Il borgo antico di Otranto
Dalla suggestiva piazza del castello, ci si inoltra nel labirinto di stretti vicoli e viuzze del borgo antico di Otranto, dove ogni angolo riserva sorprese: una gelateria artigianale, una bottega di maestri artigiani, una pittoresca chiesetta, scorci sul mare e palazzi storici, il tutto accompagnato dalla calorosa ospitalità dei locali. Questo borgo antico è stato riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio culturale e sito messaggero di pace, testimoniando la sua straordinaria bellezza e il suo significato storico.
Appena oltre le antiche mura, verso sud e leggermente allontanato dalla costa, si trova una vera e propria gemma nascosta: un laghetto color verde smeraldo incastonato tra le colline dalle tonalità corallo di una cava di bauxite. Questo piccolo paradiso naturale si trova alle spalle della Baia delle Orte, una delle spiagge più selvagge di Otranto, dove le acque blu cobalto invitano a immergersi per praticare la pesca subacquea e lo snorkeling.
Punta Palascia, il punto più a est d’Italia
Proseguendo verso sud, sono da non perdere alcuni luoghi di grande suggestione: Punta Palascia, il punto più orientale della penisola italiana, dove ogni anno il faro saluta la prima alba d’Italia con un’atmosfera magica; Porto Badisco, legato alle leggende dell’epico sbarco di Enea e sede della straordinaria “Sistina del Neolitico”, la Grotta dei Cervi, uno dei più importanti siti preistorici in Europa.
Inoltre, merita una visita Santa Cesarea Terme, rinomato centro termale grazie alle sue quattro grotte naturali dalle acque sulfuree, e caratterizzata anche dall’imponente Villa Sticchi, con la sua suggestiva cupola moresca che emerge sulla costa, dando l’impressione di una moschea ottocentesca. Castro, con la sua posizione panoramica arroccata su una scogliera che si affaccia sull’Adriatico, è conosciuta come il “balcone del Salento”.
Ma soprattutto, non si può tralasciare Santa Maria di Leuca, la pittoresca cittadina che sorge all’estremità meridionale del Salento, celebre per essere il luogo dove si incontrano i due mari, lo Ionio e l’Adriatico, regalando paesaggi di rara bellezza.
Salento cose da vedere: Santa Maria di Leuca
Qui, a Santa Maria di Leuca, avviene l’incrocio tra il Mar Ionio e l’Adriatico, segnando il termine della Puglia. Qui si erge maestosa la Basilica dedicata alla Vergine, Santa Maria di Finibus Terrae, posta in posizione panoramica sul mare, ai piedi del suggestivo Faro di Punta Meliso che domina la baia.
Santa Maria di Leuca è anche il punto di arrivo dell’Acquedotto Pugliese, culminante in una suggestiva cascata monumentale, aperta solamente in occasioni speciali. Lungo il lungomare si susseguono eleganti ville liberty, mentre il porto turistico, uno dei più affascinanti del Salento, offre 760 posti barca e può ospitare imbarcazioni fino a 40 metri di lunghezza.
Dal porto di Santa Maria di Leuca prendono il via le escursioni in barca che conducono i visitatori alla scoperta delle suggestive grotte carsiche che punteggiano la costa salentina. Tra queste, spicca la rinomata Grotta Zinzulusa, caratterizzata da stalattiti e stalagmiti che ricordano stracci stesi ad asciugare, denominati “zinzuli” in dialetto salentino. È considerata una delle più celebri e importanti manifestazioni del carsismo costiero italiano.
Tra le altre grotte degne di nota vi sono la Grotta del Diavolo, la Grotta dei Giganti, così chiamata per il rinvenimento di resti ossei di antichi pachidermi, la suggestiva Grotta degli Innamorati e la affascinante Grotta Verde di Marina di Andrano.
Salento cose da vedere: Gallipoli
Da Santa Maria di Leuca ci si dirige lungo la suggestiva costa ionica, incontrando località come Pescoluse, le marine di Ugento, Torre San Giovanni e, infine, la rinomata Gallipoli. Con le sue acque cristalline e la vivace vita notturna, la “perla dello Ionio” attrae soprattutto un pubblico giovane, ma conserva nel suggestivo borgo antico dalle stradine lastricate una bellezza e un fascino d’altri tempi che attirano visitatori di ogni età.
Il maestoso Castello Angioino domina la città di Gallipoli, quasi interamente circondato dalle acque del mare. Per accedervi, si attraversa la città vecchia, situata su un’isola di origine calcarea e collegata alla terraferma e alla parte moderna della città da due ponti.
Le imponenti mura, i bastioni e le torri, usate per difendere la città dagli invasori, oggi la proteggono dalle mareggiate e offrono spazio a osterie e ristoranti tipici dove deliziarsi con prelibatezze di pesce e assaporare i famosissimi gamberi rossi di Gallipoli.
Salento cose da vedere: Nardò
Nardò, dominata dallo stile barocco, rivela tutta la sua magnificenza nella centrale piazza Salandra, accogliendo i visitatori come un prezioso scrigno di arte, storia e bellezze naturali.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, dichiarata monumento nazionale nel 1879, con il suo Crocifisso Nero, il suggestivo tempietto seicentesco dell’Osanna all’ingresso del centro storico, la maestosa Chiesa di San Domenico, un magnifico esempio di barocco leccese e il imponente Castello degli Acquaviva, eretto in risposta alle invasioni turche del 1480, rappresentano alcuni dei luoghi imprescindibili da visitare a Nardò.
Salento cose da vedere: Manduria
Tra i posti da visitare in Salento, la città dei Messapi è sicuramente qualcosa di speciale. Ancora oggi è cinta dalle imponenti mura messapiche suddivise in tre cinte concentriche. Queste antiche mura megalitiche, insieme alla necropoli che si estende al loro esterno, costituiscono il Parco Archeologico delle Mura messapiche, uno dei siti archeologici più vasti e significativi d’Italia.
A breve distanza dalle imponenti mura sorge il suggestivo Fonte Pliniano, autentico emblema della città: una scalinata scavata nella roccia conduce a una grotta aperta nella parte superiore, al centro della quale si trova un pozzo da cui spunta un mandorlo. Questo luogo è caratterizzato da un flusso d’acqua costante e perenne che ha affascinato persino Plinio il Vecchio.
Dentro le mura
Attraversando le antiche mura, il suggestivo borgo antico si sviluppa tra stretti vicoli e pittoresche piazzette lastricate con pietra lavica, dove si ergono sontuosi palazzi nobiliari accanto a umili abitazioni popolari. Tra le sue vie si scoprono monumenti sorprendenti, come il Calvario in via Maruggio, una rappresentazione della Passione di Cristo realizzata con conchiglie e frammenti di ceramica.
Inoltre, non mancano le testimonianze di fede con chiese di varie epoche, tra cui spicca la Chiesa Matrice, eretta alla fine del XV secolo. Un luogo imperdibile è anche il Castello Imperiali, un’elegante e unica espressione di architettura barocca a Manduria. Prima di lasciare la città vale la pena esplorare le campagne circostanti, caratterizzate dai rigogliosi vigneti di Primitivo del Salento (ottimo vino).
Salento cose da vedere: Taranto
Taranto tristemente famosa come la città dell’ex Ilva, riserva sorprese però dal punto di vista culturale, artistico e naturalistico. Una delle più significative colonie della Magna Grecia, la sua storia è ancora viva sotto il tessuto urbano, dove sono conservati ipogei, necropoli e cripte che testimoniano il suo antico splendore.
Le testimonianze più preziose dell’antichità sono custodite nel MArTA, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, dove è possibile ammirare i celebri “Ori di Taranto“, pregevoli opere dell’arte orafa locale risalenti al IV e al II secolo a.C..
Per gli amanti dell’ingegneria meccanica, invece, c’è il Ponte Girevole, inaugurato nel 1887, che collega la città vecchia alla nuova.
Salento cose da vedere: Aree protette
Costa Adriatica
La costa che si estende tra Lecce e Otranto rappresenta una vera e propria riserva di biodiversità, attentamente monitorata e protetta anche a livello istituzionale. Procedendo da Brindisi verso sud, si incontrano diverse aree naturali di grande rilevanza. Tra queste, il Parco Naturale Regionale delle Saline di Punta della Contessa, di particolare importanza dal punto di vista ornitologico.
Inoltre, vi è il Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio, che costituisce ciò che rimane dell’antica “foresta di Lecce“, caratterizzata da una rigogliosa vegetazione comprendente lecci, lentischi, mirto e caprifoglio mediterraneo, fungendo anche da punto di sosta per numerose specie di uccelli migratori. Altro luogo di notevole interesse è la Riserva Naturale Le Cesine, riconosciuta come oasi Wwf e sito di interesse comunitario, ricca di canneti e acquitrini che ospitano diverse specie di uccelli, rettili e insetti, alcuni dei quali di rara presenza.
La visita a queste aree è particolarmente consigliata ai cicloturisti.
Un punto di grande rilevanza si trova poco a nord di Otranto, rappresentato dall’Oasi protetta dei Laghi Alimini, il cui ecosistema è uno dei tesori naturali più significativi del Salento.
Sulla costa del Salento cose da vedere sono anche la Baia dei Turchi, così chiamata per la leggenda che vuole i Saraceni responsabili del massacro di Otranto abbiano sbarcato qui, e poco più avanti, nei pressi di Torre dell’Orso, la suggestiva Grotta della Poesia. Questo complesso di caverne si snoda nel sottosuolo nei dintorni di una fonte di acqua dolce, con accessi sia da mare che da terra.
Nella Grotta della Poesia, particolarmente nota è la Poesia Piccola, dove si possono ammirare iscrizioni votive risalenti dal II millennio avanti Cristo all’età romana repubblicana.
Costa Ionica
Le acque di Gallipoli rappresentano l’essenza di tutta la costa ionica, una volta superata la zona intorno a Santa Maria di Leuca. Sabbia finissima, fondali bassi e trasparenti. Lungo il percorso da Torre dell’Inserraglio e il Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, fino a Porto Cesareo, si incontrano spiagge dorate e un mare incantevole. Particolarmente degna di nota è la spiaggia di Punta Prosciutto, inserita in una delle più grandi aree marine protette d’Italia, caratterizzata da circa 200 specie vegetali di grande interesse.
Poco più a nord, nei pressi di San Pietro in Bevagna, il cielo si colora del volo dei fenicotteri rosa che ogni anno ritornano a casa nella spettacolare Riserva Naturale della Salina dei Monaci.
Salento cose da vedere: con i bambini
A Nardò, non devi assolutamente perderti il nuovo acquario del Salento, situato nella frazione di Santa Maria al Bagno: uno spazio espositivo che si estende su 250 metri quadrati al chiuso e 800 metri quadrati all’aperto, con 23 vasche di acqua marina tutte da esplorare.
All’interno della struttura troverai anche una sala multifunzionale dedicata ad attività didattiche, proiezioni di filmati, convegni e mostre temporanee.
Giuggianello, il più piccolo dei comuni salentini, è un autentico scrigno di tesori: oltre alla Cripta ipogea di San Giovanni Battista, di origine bizantina e scavata nella roccia calcarea, e ai dolmen e menhir che punteggiano il territorio, troverai anche La Cotura, il giardino botanico più esteso del Salento.
I più piccoli e gli adulti rimarranno incantati davanti al giardino roccioso, al laghetto delle ninfee, al roseto e al bosco di lecci, lungo il percorso verde che conduce alla serra di mille metri quadrati. Qui sono raccolti e catalogati oltre 2000 esemplari di piante grasse di varia provenienza, tipologia e dimensione.
Nella fattoria didattica San Biagio di Calimera, nel cuore della Grecia Salentina, i bambini avranno l’opportunità di incontrare bufale, bufali, pony, pecore del Camerun, lama, pecorelle nane, caprette tibetane e uccelli di varie specie.
Infine, non dimenticare di portarli all’acquapark Splash a Gallipoli: un’esperienza di divertimento e giochi con piscine adatte ai bambini, scivoli, cascatelle e persino un’area corsari con un vero galeone dei pirati. Ci sono anche aree appositamente dedicate ai più piccoli.
Quando andare in Salento
Nel Salento, il clima è solitamente piacevole e mite per gran parte dell’anno. Durante l’autunno ci sono giornate di pioggia occasionali, mentre in inverno, quando arriva il vento dai Balcani, le temperature possono abbassarsi notevolmente, anche se il freddo intenso di solito non perdura a lungo. Tuttavia, durante l’estate lo stesso vento balcanico mitiga le temperature elevate, offrendo un sollievo dalle giornate afosissime.
Come arrivare in Salento
In auto e camper
Dalla parte settentrionale, si può raggiungere Taranto attraverso l’A14 (mentre dalla parte meridionale tramite la Strada Statale 106 Jonica), ma il resto del Salento non è servito da autostrade. Tuttavia, Brindisi e Lecce sono facilmente raggiungibili da Bari o Taranto tramite le strade statali. Per i camper, ci sono aree di sosta disponibili a Otranto e a Melendugno. Lungo l’intera costa, sono presenti campeggi e villaggi turistici direttamente sul mare.
In treno
Le Frecce di Trenitalia raggiungono Brindisi, Lecce e Taranto. Da qui dove è possibile spostarsi verso i centri più piccoli utilizzando la rete regionale delle Ferrovie del Sud-Est.
In aereo
Per raggiungere il Salento via aria, l’aeroporto più vicino è quello di Brindisi, accessibile tramite il servizio dedicato Pugliairbus.
Presta attenzione però! Si leggono moltissime recensioni negative in merito al servizio navetta Pugliairbus in merito a corse inesistenti (a volte non passa proprio la navetta), alle poche corse giornaliere (solo 3) e al mancato coordinamento fra arrivi degli aerei. Ma anche sul fatto che non risponda nessuno al numero telefonico dedicato alle informazioni e che a volte vengano fornite anche informazioni non corrette.
Dove dormire in Salento
Il Salento offre molte opzioni di alloggio per ogni tipologia di turista. Ecco alcune possibilità:
1. Bed and Breakfast. Molte fattorie e case tradizionali nel Salento offrono sistemazioni in stile b&b, spesso immerse nella campagna, in qualche casetta a picco sul mare o in un appartamento, accogliente e familiare in pieno centro storico. Scopri i migliori B&B su Booking.com, a partire da €. 48 a notte.
2. Agriturismi. Se vuoi vivere un’esperienza ancora più autentica potresti considerare di soggiornare in un agriturismo. Qui potrai gustare cibo fatto in casa con ingredienti locali e goderti la tranquillità della campagna salentina. Scopri i migliori Agriturismi su Booking.com, a partire da €. 65 a notte.
3. Hotel e Resort. Nelle città costiere come Otranto, Gallipoli e Santa Maria di Leuca troverai una vasta gamma di hotel e resort, molti dei quali offrono viste mozzafiato sul mare. Scopri i migliori Hotel su Booking.com, a partire da €. 73 a notte.
4. Case Vacanza. Se preferisci un’opzione più intima e indipendente, molte case vacanza e appartamenti sono disponibili per affitto nel Salento. Questa potrebbe essere un’ottima scelta se vuoi avere più spazio e libertà durante il tuo soggiorno. Scopri le migliori Case vacanza su Booking.com, a partire da €. 392 a settimana.
Qualunque sia la tua preferenza, assicurati di prenotare in anticipo, specialmente durante i periodi di alta stagione, per garantirti la sistemazione più adatta alle tue esigenze.
IMPORTANTE. Soprattutto in merito alle case vacanza, per evitare le solite truffe, che puntualmente in ogni periodo vacanziero vengono proposte, ti consiglio di prenotare esclusivamente all’interno della piattaforma Booking.com. Non effettuare alcun pagamento direttamente al proprietario dell’appartamento.
Se vuoi conoscere altri consigli “tecnici” per evitare le truffe case vacanza, puoi leggere questo articolo> Truffa casa vacanza: 9 consigli pratici per evitarla.
Come muoversi in Salento
Se arrivate nel Salento senza auto, avete diverse opzioni di trasporto. Puoi optare per il treno, usufruendo delle Ferrovie del Sud Est o prendere l’autobus con le Autolinee Ferrovie del Sud Est, che collegano Bari, Taranto, Lecce e Brindisi con i comuni delle rispettive province (Numero verde: 800079090). In alternativa, puoi utilizzare le linee di Salento in Bus o Stp Lecce, che offrono collegamenti tra diverse località salentine.
Oppure ancora, puoi comodamente noleggiare un’auto con Europcar.
Conclusione
Nel Salento cose da vedere, come abbiamo visto, sono una vastità. La lunghezza dell’articolo lo dimostra nonostante abbia omesso moltissime altre cose da vedere nel Salento. Questa terra ricca di tesori naturali, storici e gastronomici è sempre pronta ad accogliere i visitatori con il suo fascino unico. Attraverso le sue città e le sue coste mozzafiato, il Salento offre un viaggio indimenticabile tra antichi borghi, mare cristallino e paesaggi incantevoli.
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Esplorare il Salento significa immergersi in una dimensione dove il tempo sembra rallentare, permettendo di assaporare ogni dettaglio di questa meravigliosa regione del Sud Italia. Che tu sia amante della storia, della natura o della buona cucina, il Salento saprà soddisfare ogni tua aspettativa, regalandoti esperienze indimenticabili e ricordi preziosi da portare con te per sempre.
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