Posizionata maestosamente sulla cima di una rupe di tufo, Orvieto è una città che incanta per il suo carattere medievale e le testimonianze del suo ricco passato etrusco. La tradizione vuole che Orvieto fosse una delle dodici città-stato etrusche, con molte probabilità identificata con l’antica Velzna.
Tuttavia, ciò che potrebbe sorprendere molti è il mondo sotterraneo che si cela sotto l’incantevole città umbra. Un intricato labirinto di cunicoli, tunnel e grotte costituisce l’Orvieto Sotterranea, una città segreta che merita indubbiamente di essere scoperta.
Orvieto sotterranea
Si presume che l’incredibile complesso di Orvieto Sotterranea sia il risultato dell’ingegno degli antichi abitanti di questo borgo, i quali, circa 2500 anni fa, crearono un intricato mondo sotterraneo. La rivelazione di questo straordinario patrimonio avvenne solo alla fine degli anni ’70, quando un gruppo di speleologi intraprese l’esplorazione del sottosuolo orvietano, svelando la presenza di ben 1200 cavità artificiali.
Gli Etruschi furono i pionieri di questa straordinaria opera, scavando alla ricerca di risorse idriche attraverso la creazione di pozzi, cunicoli e cisterne. Questo sistema di architettura idraulica sotterranea fu poi ampliato nel Medioevo con la costruzione dell’acquedotto pubblico, i cui resti sono ancor oggi visibili nell’area archeologica. Nel corso dei secoli successivi, si aggiunsero ulteriori pozzi e cisterne, come il celebre Pozzo di San Patrizio, accessibile ai visitatori e il più antico Pozzo della Cava.
Secondo quanto narrato dagli studiosi, i pozzi furono fondamentali per consentire agli Etruschi di resistere a due anni di assedio da parte dei Romani. Nel corso del Medioevo, la popolazione di Orvieto continuò l’opera di scavo dando vita sotto la città a un intricato labirinto di tunnel, grotte, rifugi, cave e cantine. Questi sotterranei ospitavano varie attività, come forni per la cottura della ceramica, un grande frantoio in pietra e abbeveratoi per gli animali.
Le dimore nobiliari della città erano fornite di tunnel di fuga, concepiti per consentire alle persone di lasciare le mura cittadine in caso di attacco. La scoperta di questa rete sotterranea avvenne nel 1970 a seguito di una frana, offrendo una straordinaria opportunità di esplorazione di questo patrimonio nascosto. Fortunatamente oggi aperto alle visite.
Orvieto sotterranea: il Pozzo di San Patrizio
Nel cuore di Orvieto, si erge un capolavoro di ingegneria rinascimentale: il Pozzo di San Patrizio. Questa straordinaria struttura rappresenta una delle gemme imperdibili di un viaggio in Umbria.
Costruito nel XVI secolo, il pozzo aveva lo scopo di assicurare un approvvigionamento costante di acqua ai cittadini, garantendo risorse vitali in qualsiasi momento dell’anno e, in particolare, durante calamità o prolungati periodi di assedio. Una testimonianza eloquente dell’ingegno umano, il Pozzo di San Patrizio offre non solo un’importante risorsa idrica, ma anche una straordinaria esperienza visiva per chiunque lo visiti.
Il Pozzo di San Patrizio, situato nel cuore di Orvieto, fu commissionato da Papa Clemente VII, il quale si rifugiò nella provincia di Terni durante il sacco di Roma del 1527. La storia di questa straordinaria struttura è strettamente intrecciata alla leggenda di San Patrizio.
La leggenda, di origini irlandesi, racconta di una meravigliosa caverna nelle rocce del Donegal, in Irlanda. Si narra che Cristo stesso indicò questa caverna a San Patrizio, permettendogli così di mostrare le pene dell’Inferno ai fedeli che avessero raggiunto il suo fondo. In cambio, coloro che intraprendevano questa affascinante discesa ottenevano la remissione dei loro peccati.
L’ispirazione per la creazione del Pozzo di Orvieto ha le sue radici nella grotta irlandese oggi conosciuta come il Purgatorio di San Patrizio. Quest’opera straordinaria, unica nel suo genere e concepita durante il Rinascimento, sembra evocare i gironi dell’Inferno.
Collocato in una posizione spettacolare, il pozzo offre una vista panoramica sulla valle di Orvieto. Con una profondità di oltre 50 metri, è illuminato da 70 ampie aperture che facilitano la discesa verso l’abisso. Per raggiungere il fondo del pozzo è necessario percorrere una lunga scala elicoidale composta da 248 gradini, mentre per risalire si utilizza una seconda rampa.
Orari e prezzi
Il Pozzo di San Patrizio è ubicato in Viale Sangallo, nei pressi di Piazza Cahen, vicino ai giardini cittadini.
Orari e giorni d’ingresso:
♦ Gennaio, Febbraio, Novembre e Dicembre: dalle ore 10:00-16:45
♦ Marzo, Aprile, Settembre e Ottobre: dalle ore 9:00-18:45
♦ Maggio, Giungo, Luglio e Agosto: dalle ore 9:00-20:00
Prezzi ingresso:
Il costo del biglietto intero è di 5 euro, ridotto (gruppi, over 65 e studenti) è di 3,50 euro, l’ingresso è gratuito per i bambini fino a 6 anni.
Animali non ammessi.
Prenotazione online: una visita alla Orvieto sotterranea e al Pozzo di San Patrizio.
Orvieto sotterranea: il Pozzo della Cava
Se stai pianificando una visita a Orvieto sotterranea è essenziale sapere che accanto al celebre Pozzo di San Patrizio si cela un’altra meraviglia da esplorare: il Pozzo della Cava, un monumento nazionale riportato alla luce da una famiglia durante i lavori di ristrutturazione di una proprietà.
Le nove grotte ipogee del Pozzo della Cava, immerse nel cuore del quartiere medievale di Orvieto, sono state recuperate e portate alla luce durante gli ultimi 20 anni. La sua riscoperta risale al 1984, quando furono intrapresi lavori di ristrutturazione all’interno della proprietà privata di Tersilio Sciarra.
Il Pozzo della Cava, interamente scolpito nel tufo, si compone di due parti congiunte: la prima, di dimensioni più ampie, presenta una sezione circolare, mentre la seconda, di dimensioni più ridotte, ha una sezione rettangolare e presenta le caratteristiche pedarole etrusche. Queste consistono in tacche incise sulle pareti laterali per agevolare la discesa e la risalita, offrendo supporto a gomiti, piedi e ginocchia.
Fu il Pozzo della Cava il primo a essere commissionato
Questo fu il primo pozzo commissionato a Orvieto da Papa Clemente VII, rifugiatosi in città durante il sacco di Roma nel 1527, e non il Pozzo di San Patrizio, come erroneamente si pensava fino al 1999. Il Pozzo della Cava rimase aperto fino al 1646, quando le autorità comunali ne ordinarono la chiusura al pubblico, come attestato da una lapide posta all’ingresso.
La peculiarità dell’intera struttura risiede nella presenza di numerosi reperti archeologici etruschi, medievali e rinascimentali, disposti uno accanto all’altro nelle grotte che costituiscono il percorso di visita al pozzo. Secoli di storia si sovrappongono in un susseguirsi di utilizzi e riutilizzi degli stessi ambienti.
Nel pianterreno delle grotte del Pozzo sono state individuate anche due fornaci per la ceramica, che hanno rivelato una produzione di maiolica anche nei XV e XVI secolo, periodi precedentemente considerati come “bui” per la ceramica orvietana.
Ciò che colpisce, oltre all’imponenza di queste “nuove” stanze, la più grande delle quali raggiunge i 14 metri di altezza, è il valore straordinario dei resti scoperti. Nonostante una serie infinita di riutilizzi e trasformazioni nel corso dei secoli, alcune nicchie per urne cinerarie sono identificabili con chiarezza, risultando praticamente identiche a quelle presenti nelle tombe più antiche di Norchia, nel Lazio.
La scoperta solo nel 1984 grazie a una ristrutturazione
Dopo oltre tre secoli dalla sua chiusura, nel dicembre del 1984, Tersilio Sciarra riscoprì il pozzo durante dei lavori di ristrutturazione. All’epoca, la sua profondità era di soli 24 metri, in quanto il fondo era ostruito da terra, rifiuti e rottami accumulati per decenni.
Solo durante i lavori della primavera del 1996, la struttura ha riacquistato la sua completezza originaria con i suoi 36 metri totali.
Il complesso ipogeo del Pozzo della Cava è stato riportato alla luce tra il 1984 e il 2003 e reso accessibile grazie all’impegno della famiglia proprietaria.
Nel 2004, durante i lavori per il ripristino del grande arco su Via della Cava, è stata scoperta un’ulteriore sorpresa. La rimozione di quella pietra ha rivelato che l’iscrizione era stata scolpita sul retro di una spessa lastra di marmo con bellissimi bassorilievi altomedievali, proveniente dai sotterranei della vicina collegiata dei Santi Andrea e Bartolomeo.
Orari e prezzi
Prezzi ingresso:
- Il costo del biglietto intero: è di 4 euro
- il ridotto è di 2,5 euro: bambini da 6 anni in su, over 65, studenti, gruppi di almeno 10 persone (con un unico pagante), possessori dei biglietti: Funicolare, Parcheggio di Campo della Fiera, Pozzo di San Patrizio, Orvieto Underground, Narni Sotterranea, Oasi di Alviano, Castello di Alviano, Museo Naturalistico di Lubriano, i soci Touring Club Italiano, FAI, Centro Turistico Studentesco e i possessori di Onetcard.
- Animali ammessi.
Prenotazione online: una visita al Pozzo della Cava di Orvieto.
Il labirinto di Adriano
Il luogo in questione prende il nome dalla sua singolare conformazione, che ricorda un vero e proprio labirinto. Questa particolare struttura è costituita da una serie di pozzi, venti per essere precisi, cunicoli e cavità sotterranee. La sua scoperta risale agli anni ’70, quando i proprietari, Adriano e Rita, durante i lavori di ristrutturazione del pavimento della loro storica pasticceria situata al piano superiore, si imbatterono in questo affascinante complesso.
Oggi, il Labirinto di Adriano è stato ufficialmente riconosciuto come un sito archeologico e funge da museo privato. È diventato un’attrazione di notevole interesse per la città, grazie alla sua originalità e alla presenza di diverse testimonianze storiche che abbracciano periodi eterogenei. All’interno del labirinto, i visitatori possono ammirare cisterne risalenti all’epoca etrusca, sculture in tufo di epoca contemporanea, tipici butti medievali e addirittura stratificazioni vulcaniche. Tra queste, spicca anche la presenza di un fossile vegetale pietrificato, datato a circa 250 mila anni fa.
La visita al Labirinto di Adriano è un’esperienza guidata e è possibile accedervi soltanto su prenotazione. Questo contribuisce a preservare l’unicità del sito e a garantire un’esperienza più intima e approfondita per i visitatori interessati a esplorare questo affascinante connubio di storia, arte e geologia.
Orari e prezzi
Orari e giorni d’ingresso:
Tutti i giorni tranne il Lunedì.
♦ Novembre – Aprile: dalle ore 10:30-16:00 (ultima entrata alle ore 15:30)
♦ Maggio – Ottobre: dalle ore 10:30-16:30 (ultima entrata alle ore 16:00)
Prezzi ingresso:
Il costo del biglietto intero è di 5 euro, ridotto (over 65 e studenti) è di 4.00 euro, l’ingresso è gratuito per i bambini fino a 12 anni.
Conclusioni
Immergersi nell’affascinante mondo di Orvieto sotterranea significa lasciarsi sorprendere dalle profonde radici storiche e artistiche che si celano sotto la pittoresca città umbra. Attraverso i misteriosi cunicoli, i suggestivi pozzi e le grotte ricche di storia, i visitatori possono vivere un viaggio avvincente nel passato etrusco, medievale e rinascimentale di Orvieto. Un’esperienza unica che svela segreti nascosti e testimonia secoli di vita e trasformazioni nella suggestiva cornice di questa affascinante località umbra.
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