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Halloween in Italia: tutte le tradizioni regionali

Le tradizioni di Halloween in Italia...abbiamo moltissimo in comune

Halloween, la festa anglosassone più spettrale dell’anno, ha conquistato anche l’Italia. Sebbene la tradizione italiana preveda la celebrazione di Ognissanti il 1° novembre, negli ultimi anni Halloween ha guadagnato una grande popolarità tra i giovani e gli adulti italiani. In questo articolo esploreremo come viene festeggiato Halloween in Italia e quali sono le tradizioni più comuni legate a questa festività.

Tradizioni di Halloween in Italia

Dolcetto o scherzetto?

Si sta diffondendo anche in Italia la tradizione di dolcetto o scherzetto. I bambini, accompagnati spesso dai genitori, mascherati da fantasmi, streghe o altri mostri, bussano alle porte facendo la fatidica domanda. Se ricevono un dolcetto, i bambini ringraziano entusiasti; se invece non ricevono nulla, possono fare qualche piccola marachella come spaventarti con un urlo o far suonare il campanello ripetutamente

Feste a tema

Un’altra tradizione, o moda, comune durante Halloween è quella di organizzare feste a tema nelle case private. Amici e parenti si riuniscono per passare una serata divertente e spaventosa. Durante queste feste, non mancano mai la musica a tema, i giochi horror e il cibo declinato per l’occasione. Ad esempio, decorazioni con ragnatele di zucchero o cioccolato, biscotti in formato dita di strega con tanto di sangue “alla marmellata”. E così via.

Eventi pubblici

In alcune città italiane, vengono organizzati anche eventi pubblici come spettacoli teatrali o proiezioni di film horror. Queste iniziative attraggono persone di tutte le età che desiderano immergersi nell’atmosfera suggestiva di Halloween. Inoltre, molti locali notturni e discoteche organizzano da anni feste a tema con un dress code preciso: bisogna essere rigorosamente travestiti da qualcosa di spaventoso.

Ormai ha preso piede in alcune regioni italiane, anche la festa del Carnevale dei Morti. Durante questa festa, le persone si mascherano da scheletri o altri personaggi che spaventano e partecipano a parate e sfilate.

Ricorda un pò los dias de los muertos del Messico.

Nonostante le giuste critiche che potrebbero essere mosse alla commercializzazione di Halloween (ma quale Ricorrenza ormai non lo è?), questa festività ha saputo adattarsi alla cultura italiana conservando alcune tradizioni locali.

Halloween in Italia - los dias de los muertos
Halloween in Italia: una sfilata durante los dias de los muertos

Origini di Halloween in Italia: perchè ha senso festeggiarlo

Halloween, la notte delle streghe e dei fantasmi, è una festa molto popolare in molti paesi del mondo, ma qual è la sua origine in Italia? Perché ha senso festeggiarlo nel nostro paese?

Le origini di Halloween risalgono a più di 2000 anni fa, alle antiche celebrazioni celtiche del Samhain. Il Samhain segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Era un periodo considerato magico in cui si credeva che gli spiriti dei morti potessero tornare sulla Terra. Durante questa festività, i Celti accendevano fuochi per scacciare gli spiriti maligni e si travestivano con maschere per ingannarli.

Con l’arrivo del Cristianesimo, il Samhain si trasformò nel giorno dei Santi, celebrato il 1° novembre. Tuttavia, alcune tradizioni pagane sopravvissero e si mescolarono con le credenze cristiane. In particolare, la notte precedente al giorno di Ognissanti divenne nota come All Hallows’ Eve, da cui deriva il nome Halloween.

Halloween in Italia e le zucche intagliate

Halloween in Italia dagli anni ’90

In Italia, Halloween è una festa relativamente recente. È stata introdotta negli anni ’90 grazie all’influenza della cultura americana e ha iniziato a guadagnare popolarità tra i giovani e i bambini. Molti critici sostengono che sia solo una festa commerciale importata dall’estero senza radici nella nostra tradizione. Tuttavia, ci sono buoni motivi per festeggiare Halloween anche in Italia.

Occasione per trascorrere del tempo in famiglia

Halloween offre l’opportunità di divertirsi e trascorrere del tempo con amici e familiari. Le feste a tema, i costumi spaventosi e le decorazioni accattivanti creano un’atmosfera particolare che permette a tutti di staccare dalla routine quotidiana e godersi una serata diversa

Riscoperta delle tradizioni locali

Halloween può essere un’occasione per riscoprire le nostre tradizioni locali legate alla festa dei morti. Infatti, il 2 novembre si celebra il Giorno dei Morti con visite ai cimiteri e preghiere per i defunti. Halloween può essere una sorta di ponte tra queste tradizioni locali e quella internazionale, offrendo la possibilità di riflettere sulla vita e sulla morte in modo più ampio.

Valorizzazione del turismo culturale

Halloween può essere un’opportunità per valorizzare il turismo culturale e gastronomico italiano. Molte città italiane organizzano infatti eventi e manifestazioni legati a Halloween. Come ad esempio feste in piazza, spettacoli teatrali a tema e tour nei luoghi più misteriosi e affascinanti. Inoltre, molti ristoranti e locali propongono menu speciali ispirati alla festa, con piatti a base di zucca, dolci tradizionali e bevande particolari.

Halloween in Italia: tutte le antiche tradizioni regionali

L’Italia ha una lunga tradizione di feste e celebrazioni che si svolgono proprio intorno alla stessa data, ma con usanze e tradizioni particolari che variano da regione a regione. Vediamole tutte in ordine sparso.

> Halloween in Italia: Liguria

Halloween in Italia - Liguria
Halloween in Italia: cimitero abbandonato nei dintorni di Genova

In Liguria, la tradizione per il Giorno dei Morti prevede la preparazione dei bacilli (fave secche) e dei balletti (castagne bollite). In passato, nella vigilia del 2 novembre, erano i bambini a compiere un giro di casa in casa per ricevere il Ben dei morti, un dolce tipico composto da fave, castagne e fichi secchi. Successivamente, recitavano preghiere mentre i nonni condividevano con loro leggende e racconti spaventosi. Quindi, molto simile all’attuale Halloween.

> Halloween in Italia: Sicilia

La Festa dei Morti in Sicilia è una tradizione secolare con celebrazioni che si svolgono il 2 novembre per onorare i defunti. Secondo la leggenda, anticamente si credeva che durante la notte tra l’1 e il 2 novembre, le anime dei defunti tornassero a visitare i loro cari viventi, portando doni ai bambini. Oggi, questi doni sono acquistati dai genitori e dai parenti.

Oltre ai giocattoli, fa parte della tradizione regalare scarpe nuove, talvolta riempite di dolcetti, come i caratteristici biscotti tipici di questa festa, tra cui le crozzi ‘i mottu (ossi di morto) e i pupatelli ripieni di mandorle tostate, nonché taralli, ciambelle ricoperte di glassa zuccherata, nucatoli e Tetù bianchi e marroni.

La tavola festiva è arricchita da frutta secca, cioccolatini e U Cannistru, un cesto colmo di primizie di stagione, frutta secca e altri dolciumi, tra cui la frutta di martorana e i Pupi ri zuccaru. Quest’ultimi sono statuette di zucchero dipinte raffiguranti figure tradizionali come i Paladini.

Una tradizione esclusiva di Palermo sono i pupi a cena o pupaccena, così chiamati in seguito a una leggenda che narra di un nobile arabo caduto in disgrazia che li offrì ai suoi ospiti per supplire alla mancanza di cibi prelibati.

> Halloween in Italia: Basilicata

Nei paesi lucani, le credenze e le tradizioni popolari legate al 2 novembre sono varie ed affascinanti. A Matera, ad esempio, c’è una credenza secondo cui il 1 novembre i defunti scendono in città dalle colline del cimitero portando con sé una candela accesa nella mano destra.

Il 2 novembre, le donne ripetono canti funebri mentre si accovacciano sulle tombe per onorare i defunti. Inoltre, come in altre parti della Basilicata, è pratica comune preparare una tavola imbandita la notte precedente al 2 novembre per accogliere i defunti in visita.

> Halloween in Italia: Piemonte

Nella notte tra il 1 e il 2 novembre, la tradizione piemontese prevede l’aggiunta di un posto a tavola per i defunti che ritornano in visita ai vivi. Nella Val D’Ossola era consuetudine lasciare le case dopo aver cenato, rendendole vuote per accogliere i defunti in visita. Il suono delle campane segnava il momento della riconciliazione con i defunti e il ritorno nelle proprie abitazioni.

 

Halloween in Italia, fave dei morti

> Halloween in Italia: Molise

A Carovilli, in linea con la tradizione, ogni famiglia organizzava una cena speciale conosciuta come r cummit, da condividere con amici e parenti. Il piatto principale consisteva nelle sagne e jierv, tagliatelle bianche condite con la verza. Al termine della cena, che doveva essere consumata in compagnia, alcune porzioni del pasto venivano collocate all’esterno, vicino alle porte e alle finestre, in attesa dei defunti che sarebbero venuti in visita.

> Halloween in Italia: Puglia

Si celebra la festa dei Morti, nella notte tra l’1 e il 2 novembre a Orsara di Puglia (FG), conosciuta come Festa dei Fucacoste e Cocce Priatorje (Falò e teste del Purgatorio ). In ogni strada, piazza e piazzetta del villaggio, brucia un falò con scintille che si alzano verso il cielo. Questa è una festa antica, caratterizzata dal calore del fuoco e dall’adorabile presenza delle zucche, che coinvolge tutta la comunità. Molte persone potrebbero confonderla con Halloween, ma si tratta di un equivoco.

Si festeggia il giorno dopo a Halloween

Nonostante alcune somiglianze evidenti, in particolare l’uso delle zucche, la festa di Orsara è unica nei suoi significati, nello spirito e anche nella data in cui si celebra: non la notte del 31 ottobre, ma il 1° novembre. Nei giorni precedenti, l’intero paese di Orsara è in preda a un’effervescenza crescente.

Le “cocce priatorije”, zucche intagliate, vengono preparate, e il legno e i rami di ginestra vengono accumulati per i falò. Inoltre, vengono preparati i piatti e i dolci tradizionali che saranno gustati nella notte del 1° novembre, quando ogni vicolo del borgo ospiterà un banchetto in onore dei defunti. In tutto il paese, saranno esposte centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate.

> Halloween in Italia: Campania

Nel periodo del dopoguerra, nei quartieri popolari era diffusa l’usanza di portare in giro una cassetta di cartone a forma di bara, conosciuta come u tavutiello, mentre si gridava una invocazione proverbiale. La sera precedente, venivano preparate tavole imbandite per accogliere i defunti in visita.

A Napoli, in questo periodo, si prepara un dolce tipico chiamato il Torrone dei morti. Questo dolce è un torrone morbido al cioccolato con la forma che ricorda una cassa funebre, pertanto i napoletani lo chiamano morticelli.

 

> Halloween in Italia: Calabria

La festa di Halloween in Calabria ha radici antiche, ed è stata celebrata fin dai tempi più remoti. i contadini di allora utilizzavano questa festa per affrontare la paura della morte e il distacco dai propri cari. Si trattava di una motivazione antropologica che spingeva a cercare un contatto, una sorta di comunicazione con i defunti.

In particolare a Serra San Bruno, nel Vibonese, esiste l’usanza del Coccalu di muortu. I giovani scolpiscono e modellano una zucca in modo da farla assomigliare a un teschio, chiamato in dialetto appunto coccalu di muortu.

Successivamente, girano per le strade del paese tenendo in mano la loro creazione macabra e bussando alle porte o fermando le persone, chiedendo con la frase: “Mi lu pagati lu coccalu?” che tradotto letteralmente significa “Mi pagate il teschio?”.

> Halloween in Italia: Veneto

La zucca intagliata con una candela accesa all’interno è diventata un simbolo universalmente associato a Halloween, ma va ricordato che questa tradizione era diffusa anche in Italia, in particolare in Toscana, Veneto e Friuli.

Mentre nel contesto irlandese è legata alla leggenda di Jack O’ Lantern, nelle regioni venete e friulane era nota come Lumèra, Suca Baruca o Suca dei morti. In effetti, anche in Veneto, è sempre esistita la tradizione di intagliare le zucche e mettervi una candela all’interno.

Un esempio di questa tradizione si ritrova a Piove di Sacco, dove la terza domenica di ottobre si celebra la festa della zucca, tipico ortaggio autunnale, nota come Suca baruca col mocolo impissà.

Pane e vino sulla tavola per i defunti

Inoltre, sono diffusi dolci come il pan dei morti, ossi da morto (biscotti allungati che ricordano piccole ossa) e le favette dei morti, che erano tradizionalmente distribuiti ai funerali fin dall’antica Grecia. Questi dolci erano preparati perché si credeva che nella notte tra il 1 e il 2 novembre, i defunti tornassero a trovare i loro familiari.

Da qui deriva l’usanza di lasciare un piccolo piatto con pane e vino sulla tavola. Secondo una credenza popolare, mettere una candela accesa sul davanzale della finestra avrebbe proiettato le ombre dei defunti in processione sul muro, raffigurando la loro visita di casa in casa.

> Halloween in Italia: Sardegna

Qui sono tante le tradizioni che ricordano e hanno analogie con Halloween. I protagonisti sono i bambini che girano di casa in casa e chiedono una piccola offerta per i cari defunti pro su ‘ene ‘e sas ànimas (per il bene delle anime). In passato le offerte erano pane casereccio, frutta secca, frutta di stagione e dolci autunnali. Oggi i bambini ricevono caramelle, cioccolatini e dolci vari. La sera prima si lasciano i lumini accesi e la tavola apparecchiata.

> Halloween in Italia: Lombardia

In molte aree, persiste la tradizione di lasciare un vaso d’acqua nella cucina di casa durante la notte tra l’1 e il 2 novembre, un gesto compiuto per dissetare gli spiriti dei defunti che vengono in visita.

Nelle campagne circostanti Cremona, la mattina del 2 novembre si inizia presto la giornata, rassettando i letti affinché le anime dei defunti possano trovare riposo. Successivamente, le persone si recano di casa in casa per raccogliere pane e farina al fine di preparare dei dolci noti come ossa dei morti.

Halloween in Italia, tronchetti dei morti

> Halloween in Italia: Friuli Venezia Giulia

Il 31 ottobre segnava, secondo le antiche usanze contadine, l’inizio di un periodo che si estendeva fino al 11 novembre, il giorno di San Martino. Durante questo periodo, in tutta la regione e anche nelle vicine zone dell’Istria, venivano praticati vari rituali per accogliere i defunti.

Periodo magico

Questi dodici giorni erano considerati un periodo magico, una sorta di Capodanno agrario. La fine di ottobre e l’inizio di novembre rappresentavano l’inizio della brutta stagione, il periodo più difficile nei campi. In quasi tutte le zone circostanti (come nel goriziano, a Trieste, in Istria, nella provincia di Udine e nel Friuli occidentale), era comune lasciare secchi d’acqua per i morti, insieme a una candela accesa e cibo (solitamente pane) per permettere ai defunti di ristorarsi.

Zucche intagliate per illuminare la strada

Questa pratica ha portato all’uso delle zucche intagliate. Poiché si credeva che i morti facessero ritorno, era importante illuminare la strada della loro processione dal cimitero alle antiche dimore. Da qui è nata la tradizione di lasciare zucche scavate e intagliate a forma di volti umani (chiamate “lumère,” “suche baruche,” o “suche dei morti”), illuminate dall’interno accanto alle tombe.

Il ritorno dei morti portava con sé divinazioni ma anche timori. Per questo, era comune in tutta la regione suonare le campane delle chiese per tutta la notte tra l’1 e il 2 novembre. Poiché i defunti dovevano essere attesi, era consuetudine radunarsi in preghiera o, come spesso accadeva nelle vigilie, preparare piatti speciali.

> Halloween in Italia: Emilia Romagna

Un’antica usanza era la Carità di murt, che consisteva nell’abitudine dei poveri di visitare le case dei vicini per chiedere cibo, con l’obiettivo di placare le anime dei defunti. Questa pratica, come abbiamo visto, era diffusa in numerose regioni, ma erano i bambini, travestiti da fantasmi, a compiere queste visite di casa in casa.

> Halloween in Italia: Abruzzo, Marche e Umbria

Anche in queste tre regioni è tradizione decorare le zucche e recarsi di casa in casa per chiedere donazioni in memoria dei cari defunti.

Gli “Stinchetti dei Morti” sono dolcetti tipici dell’Abruzzo e delle Marche, preparati appositamente per il giorno dei Morti. Il loro nome deriva dalla forma a fava, simbolo di prosperità e fertilità, e dal loro legame con la commemorazione dei defunti.

Questi dolcetti possono essere realizzati con ingredienti come farina, zucchero, uova, aromi come cannella o scorza d’arancia e talvolta anche frutta secca o candita. La loro preparazione e il loro consumo rappresentano un modo per onorare i defunti e condividere dolcezze con i propri cari durante questo momento di ricordo e riflessione.

Halloween in Italia -cimitero abbandonato
Halloween in Italia: un cimitero abbandonato

> Halloween in Italia: Trentino Alto Adige

Nella notte precedente al 2 novembre, le campane risuonano per numerose ore con l’obiettivo di radunare le anime che scrutano le case dalle finestre. Questa tradizione è il motivo per cui è comune lasciare la tavola apparecchiata con il fuoco acceso per tutta la notte.

> Halloween in Italia: Toscana

Nella provincia di Massa Carrara, ai bambini veniva donata una sfilza, una collana composta da castagne lesse e mele. Questi oggetti venivano indossati in occasione della festa del Bèn d’i morti, celebrata il 2 novembre. Questa festa prendeva il nome dal fatto che in questo giorno gli eredi dei defunti erano tenuti a distribuire cibo ai meno fortunati, compiendo così opere di carità in memoria dei loro cari.

> Halloween in Italia: Valle d’Aosta

La tradizione della Valle d’Aosta di vegliare davanti ai fuochi nella notte tra il 1° e il 2 novembre e di lasciare pietanze sulla tavola per i morti rispecchia la credenza diffusa in molte altre regioni italiane.

Questo gesto simbolico dimostra il rispetto e l’accoglienza verso gli spiriti dei defunti che, secondo la tradizione popolare, tornano a visitare i loro cari durante la festa dei morti.

La pratica di vegliare davanti ai fuochi potrebbe anche avere origini antiche legate alla protezione dalle forze maligne e al riscaldamento nelle fredde notti autunnali. In ogni caso, queste usanze mostrano la profonda connessione tra la comunità e il ricordo dei propri defunti, mantenendo viva la loro memoria attraverso gesti di devozione e rispetto.

Conclusione

Come abbiamo potuto osservare, le tradizioni di Halloween in Italia sono ricche e variegate, con usanze particolari legate a questa festività spettrale ma anche di commemorazione dei propri cari. E soprattutto, con tantissime similitudini da nord a sud.

Inoltre, in questo articolo trovi 10 idee per dove andare ad Halloween in Italia quest’anno. Quindi, non perdere l’occasione di immergerti nelle tradizioni locali e vivere un’esperienza spettrale indimenticabile.

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