Ogni territorio possiede le proprie leggende e misteri. Le curiosità sul Trentino Alto Adige però sono davvero tante. In particolare, fra tutte spicca quella del campanile che spunta fuori dall’acqua di Curon Venosta e la leggenda delle campane. Anche Netflix ha fatto una serie tv a tal proposito.
Ma quanto conosci davvero questa terra? Ecco 16 curiosità sul Trentino Alto Adige che forse non conosci.
Curiosità sul Trentino Alto Adige: #1
È la regione più montuosa d’Italia, con il 62% del suo territorio coperto da monti. La regione ospita alcune delle cime più alte e famose delle Alpi, come l’Ortles (3905 m), il Cevedale (3769 m), il Catinaccio (2981 m) e le Tre Cime di Lavaredo (2999 m). La regione è anche ricca di laghi alpini, come il lago di Garda, il lago di Caldaro, il lago di Braies e il lago di Resia.
Curiosità sul Trentino Alto Adige: #2
È la regione italiana con il maggior numero di castelli, con oltre 400 tra manieri, rocche e fortezze. Alcuni dei castelli più noti sono Castel Tirolo, Castel Roncolo, Castel del Buonconsiglio, Castel Thun e Castel Beseno. Molti castelli sono legati a leggende e misteri, come il fantasma di Olinda a Castel Caldes, le streghe dello Sciliar a Castel Presule o il tesoro nascosto dei nazisti a Fortezza. Vediamo tutto e anche di più nel corso dell’articolo.
Curiosità sul Trentino Alto Adige: #3
Qui ci sono il maggior numero di parchi naturali, con 8 aree protette che coprono il 30% del suo territorio. Tra i parchi più importanti ci sono il Parco Nazionale dello Stelvio, il Parco Naturale Adamello Brenta, il Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto e il Parco Naturale Sciliar-Catinaccio. Questi parchi offrono paesaggi mozzafiato e una ricca biodiversità, con specie animali e vegetali rare e preziose.
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Curiosità sul Trentino Alto Adige: #4
La regione con la maggiore produzione di mele in Italia è il Trentino-Alto Adige. Con oltre il 70% della produzione nazionale di mele, questa regione è rinomata per la qualità e la varietà delle sue mele. La regione coltiva più di 20 varietà di mele, tra cui la Golden Delicious, la Renetta Canada, la Granny Smith e la Fuji.
Le mele vengono utilizzate non solo come frutta fresca, ma anche per la produzione di succhi di frutta, sidri, aceti e distillati. La combinazione di condizioni climatiche favorevoli e la tradizione agricola secolare ha reso il Trentino-Alto Adige una delle principali regioni produttrici di mele non solo in Italia, ma anche a livello internazionale.
Curiosità sul Trentino Alto Adige: #5
Il Trentino-Alto Adige merita sicuramente applausi per il suo impegno e i risultati ottenuti nella produzione di energia da fonti rinnovabili.
Grazie alla sua lunga tradizione nell’utilizzo dell’acqua come fonte energetica e alle condizioni geografiche favorevoli, la regione ha sviluppato un’elevata capacità nel settore idroelettrico.
Inoltre, il Trentino-Alto Adige ha investito in modo significativo anche nelle energie solare, eolica e dalle biomasse, contribuendo così a diversificare la propria base energetica e a ridurre l’impatto ambientale legato all’uso delle risorse fossili.
La capacità della regione di coprire circa il 90% del proprio fabbisogno energetico con fonti rinnovabili è un esempio positivo di sostenibilità e di leadership nel settore delle energie pulite.
Curiosità sul Trentino Alto Adige: #6
Il Trentino-Alto Adige è davvero una regione ricca di tradizione musicale e di talento. I numerosi cori e bande musicali che animano le feste e le manifestazioni popolari contribuiscono a mantenere viva l’identità culturale della regione.
Inoltre, il fatto che sia stata la terra di nascita o di residenza di musicisti famosi come Antonio Vivaldi, Alessandro Stradella e Giorgio Moroder, mostra la profonda radice artistica che caratterizza questa regione.
La varietà di generi e stili musicali rappresentati dai musicisti del Trentino-Alto Adige evidenzia la diversità e la ricchezza culturale di questa terra, contribuendo a renderla un luogo unico nel panorama musicale italiano.
Misteri e leggende: #1
Le streghe dello Sciliar a Castel Presule. Si narra che nel XVII secolo, alcune donne del paese fossero accusate di stregoneria e torturate nel castello. Alcune di loro confessarono di aver partecipato a sabba (rito o ballo orgiastico / sacrilegio) sullo Sciliar, una montagna sacra ai ladini. Si dice che ancora oggi, nelle notti di luna piena, si possano vedere le streghe volare verso la cima dello Sciliar.
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Misteri e leggende: #2
Il tesoro nascosto dei nazisti a Fortezza. È uno dei misteri più recenti e controversi. Si sostiene che nel 1945, i nazisti avessero nascosto in una galleria della fortezza una grande quantità di oro, gioielli, opere d’arte e documenti segreti. In seguito l’hanno fatta saltare in aria. Da allora, molti cercatori di tesori hanno tentato di ritrovare il bottino, ma senza successo.
Misteri e leggende: #3
La storia di Re Laurino e delle sue rose. È una delle leggende più affascinanti e romantiche legate alla regione del Trentino Alto Adige. Si dice che Re Laurino fosse un sovrano dei nani, abitante di un regno segreto situato sulle maestose montagne del Catinaccio. Il re trascorreva le sue giornate alla ricerca di gemme preziose all’interno della montagna.
Tuttavia, un giorno, il re dell’Adige organizzò una sontuosa festa e invitò tutti i nobili dei regni circostanti, ma dimenticò di invitare Re Laurino. Nonostante ciò, grazie alla sua cintura magica che gli conferiva il potere dell’invisibilità, Re Laurino riuscì comunque ad infiltrarsi alla festa.
Durante l’evento, il re dei nani rimase incantato dalla bellezza della figlia del re dell’Adige, una giovane principessa. Affascinato dalla sua bellezza, Re Laurino decise di rivelare la propria presenza regalando alla principessa delle rose fatte di ghiaccio. Tuttavia, la principessa, ignara della sua vera identità, rifiutò il dono, gettando le rose al fuoco.
Sconvolto e ferito dal rifiuto, Re Laurino pianse amaramente la perdita delle sue amate rose, che, secondo la leggenda, si trasformarono in piccole piante che crescono ancora oggi sulle pendici delle montagne del Catinaccio, dando origine alle delicate ed elusive “rose di ghiaccio”.
Misteri e leggende: #4
La leggenda della ninfa del lago di Carezza. Si narra che il lago fosse abitato da una bellissima ninfa, conosciuta per la sua voce melodiosa che riecheggiava tra le montagne circostanti, incantando chiunque la sentisse.
Un giorno, un mago, attratto dalla bellezza e dalla voce della ninfa, decise di conquistarla. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi e i suoi stratagemmi, la ninfa non si lasciò ingannare. Il mago, incapace di accettare il rifiuto, si alleò con una strega malefica che gli suggerì un piano per attirare la ninfa.
Il mago seguì il consiglio della strega e creò un arcobaleno utilizzando gemme preziose, sperando che la luce riflessa attirasse la ninfa. Tuttavia, la ninfa, intuita la trappola, si ritirò per sempre nelle profondità del lago, scomparendo dalle acque per non tornare mai più.
Disperato per aver perso la sua amata, il mago distrusse l’arcobaleno e gettò le gemme nel lago. Da quel momento, si dice che il lago di Carezza abbia preso i suoi magnifici colori, che cambiano riflettendo le sfumature del cielo e delle montagne circostanti, come un ricordo eterno della bellezza della ninfa che un tempo lo abitava.
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Misteri e leggende: #5
Castel Tures, situato nella suggestiva Val di Tures, è un vero gioiello architettonico che porta con sé secoli di storia e mistero. Costruito nel Duecento dai Signori di Taufers e successivamente ampliato nel corso dei secoli, il castello rappresenta una testimonianza tangibile del passato della regione.
All’interno delle sue mura imponenti, i visitatori possono esplorare ben 64 stanze, ognuna con la propria storia e atmosfera. Tra le attrazioni più interessanti vi è una sala di tortura, una cappella privata adornata con affreschi risalenti al Quattrocento, un’armeria che racconta di epiche battaglie e una biblioteca ricca di antichi volumi.
Tuttavia, ciò che rende il Castel Tures ancora più affascinante è la presenza di una leggenda che circonda il fantasma di Margherita di Taufers. Secondo la leggenda tramandata nel corso dei secoli, il fantasma di Margherita, una figura misteriosa e inquietante, ancora vaga tra le stanze deserte del castello. La sua presenza evoca suggestioni e racconti di visitatori moderni che affermano di aver avvertito presenze paranormali durante le loro visite.
Misteri e leggende: #6
Il Castel Caldes, situato nel suggestivo comune di Caldes, incastonato nella splendida Val di Sole, rappresenta un’importante testimonianza del periodo medievale e della storia della regione. Originariamente residenza dei Conti di Caldes, il castello è stato il teatro di eventi tragici e romantiche storie d’amore che hanno contribuito ad arricchire il suo fascino e la sua aura di mistero nel corso dei secoli.
Tra le sue mura imponenti si svolse una storia d’amore appassionata e tormentata tra Olinda, figlia del conte Federico II, e il valoroso cavaliere Guglielmo da Castelbello. Questa storia, intrisa di passioni e intrighi, ha catturato l’immaginazione delle persone nel corso del tempo, trasformandosi in una leggenda tramandata di generazione in generazione.
Gli eventi tragici e le passioni che si svolsero tra le mura del Castel Caldes conferiscono al luogo un’atmosfera suggestiva e avvolta nel mistero. Oggi, i visitatori che si avventurano nelle sale del castello possono ancora percepire l’eco di quelle antiche vicende e lasciarsi trasportare dalla magia di una storia che continua a vivere nei secoli.
Misteri e leggende: #7
Castel Salorno. Si trova nel comune omonimo, al confine tra Trentino Alto Adige e Veneto ed è un castello roccaforte che domina la valle dell’Adige. Fu costruito nel XII secolo dai Conti di Salorno e poi passò a vari proprietari, tra cui i Principi Vescovi di Trento e i Conti del Tirolo.
La storia di Stella, la giovane ebrea accusata di un terribile crimine e condannata a una morte atroce nel Castel Salorno, è avvolta da un’atmosfera di mistero e tragica sofferenza. Il suo presunto coinvolgimento in un oscuro rito magico e il suo destino tragico hanno contribuito a creare una leggenda che sopravvive nei racconti popolari e nelle testimonianze degli abitanti locali.
Si dice che prima di affrontare il rogo, Stella abbia pronunciato una maledizione contro il castello e coloro che vi abitavano, un gesto di disperazione e rabbia per l’ingiusta condanna che le era stata inflitta. Da allora, secondo la leggenda, il Castel Salorno sarebbe stato infestato dal suo spirito vendicativo, e alcuni visitatori avrebbero riportato incontri inquietanti e presenze inspiegabili all’interno delle sue mura.
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Misteri e leggende: #8
Castel Roncolo. Si trova a Bolzano, sulla collina omonima, ed è un castello fortificato che risale al XIII secolo. Fu costruito dai Signori di Wangen come residenza estiva e poi passò a vari proprietari, tra cui i Conti del Tirolo e gli Asburgo. Il castello è famoso per i suoi splendidi affreschi che raffigurano scene cavalleresche, mitologiche e religiose. Ma non tutti sanno che il castello nasconde anche un lato oscuro, legato alla presenza di un fantasma.
Si tratta di una donna vestita di bianco, che si aggira per le stanze e i corridoi del castello, soprattutto nelle notti di luna piena. Si dice che sia il fantasma di una nobildonna che fu uccisa dal marito geloso, che la sorprese in flagrante con il suo amante. Il marito la colpì al cuore con una spada e poi si tolse la vita. Da allora i due amanti si cercano invano nel castello, senza mai potersi incontrare.
Misteri e leggende: #9
Castel Fontana. Si trova vicino a Merano, ed è un castello medievale che fu costruito dai Conti di Tirolo e poi passò a vari proprietari. Il castello ospita oggi un museo agricolo che illustra le usanze e i modi di lavoro dei contadini della zona. Ma il castello ha anche una storia legata al paranormale, che riguarda una culla che si trova in una delle stanze.
Si dice che questa culla abbia dei poteri esoterici e che sia in grado di predire il futuro. Se qualcuno si avvicina alla culla e la fa dondolare, potrà sentire una voce che gli svelerà il suo destino. Ma attenzione. La voce potrebbe essere anche quella di un fantasma senza testa, che si dice sia il resto di un soldato romano decapitato in battaglia e sepolto nei pressi del castello.
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Misteri e leggende: #10
Il campanile che spunta dall’acqua a Curon. Il famoso campanile sommerso di Curon si trova nel lago artificiale di Resia, nel comune di Curon Venosta (BZ), a circa 1500 metri di altitudine. Il campanile è stato sommerso, insieme al vecchio comune di Curon Venosta, per permettere la costruzione di una diga terminata nel 1949. Il paese è stato ricostruito più a monte.
È un luogo molto suggestivo ed è naturale che nascano delle leggende. In questo caso, si narra che in alcune notti d’inverno sia ancora possibile sentire suonare le campane. Ma le campane sono state rimosse nel 1950 prima che tutta la zona fosse allagata. Il problema è che se si sentono suonare le campane significa che sta per accadere qualcosa di terrificante. Questa foto è molto diffusa in rete e ora, con Netflix, è la curiosità sul Trentino Alto Adige più conosciuta.
Netflix ha creato una serie tv horror intorno a questa leggenda. Se hai il coraggio di guardarla, questa è la pagina diretta a Curon.
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Conclusioni
Queste sono solo alcune delle leggende, dei misteri e delle curiosità sul Trentino Alto Adige. Sono estremamente affascinanti e alcune notizie davvero curiose. Sicuramente scriverò altri articoli del genere, sia sul Trentino Alto Adige che su tutte le altre regioni.
Nel caso in cui ti sia venuta voglia di visitare questa meravigliosa regione, anche senza andare a caccia di leggende, puoi leggere Visitare il Trentino Alto Adige dove puoi trovare i principali luoghi da non perdere.
Se conosci altre curiosità sul Trentino Alto Adige, o misteri e leggende, ti chiedo di segnalarmele per approfondire questo tema sempre molto apprezzato. Scrivimi pure e, se vorrai, ti citerò nell’articolo come fonte.